La Germania è Campione del Mondo per la quarta volta nella sua storia: nella Finale di Rio De Janeiro, con un gol di Götze al 113′, i tedeschi superano l’Argentina, che nella prima ora di gioco aveva sprecato almeno tre occasioni per andare in vantaggio, ma alla lunga la compattezza di squadra della Germania è venuta fuori e nei supplementari è stata decisiva.
Il racconto della gara
Germania-Argentina 1-0 d.t.s. – Quarto titolo – come l’Italia, resta davanti solo il Brasile con cinque vittorie - giunto dopo 24 anni dall’ultimo trionfo, e ancora ai danni dell’Argentina: la Germania può finalmente festeggiare dopo molte delusioni, nonostante sia sempre arrivata in fondo nei tre Mondiali precedenti. Come Nazione unica è la prima volta che può festeggiare la Coppa del Mondo.
Al Maracana di Rio De Janeiro, Löw perde per infortunio Khedira e lo sostituisce con Kramer, confermando poi la squadra che ha demolito il Brasile in semifinale; Sabella non recupera Di Maria e conferma Perez tra centrocampo e attacco nel 4-3-3. La partita, diretta dall’arbitro italiano Nicola Rizzoli, è molto combattuta ma l’Argentina si lascia preferire. S’intende, dopo aver sistemato la squadra con le giuste posizioni e idee semplici, come la Germania sa fare (piuttosto che seguire le influenze del Guardiola bavarese come all’inizio…), i tedeschi sono molto mobili e danno sempre l’idea di pericolosità, ma l’Albiceleste, nel primo tempo, difende molto bene, compone una linea a quattro molto attenta dietro e i due mediani Mascherano-Biglia uniscono quantità ed aggressività, e Lavezzi e Perez spesso tornano per aiutare in mezzo e quindi ripartire, con Messi e Higuain avanzati. Il fatto è che l’Argentina è pure più efficace e pronta a colpire: infatti al 21′ Kroos passa all’indietro in maniera sciagurata, Higuain prende palla, ma al limite calcia di destro a lato, con Neuer che aveva accorciato lo spazio, ma errore clamoroso dell’attaccante. Poco dopo, spunto a destra di Messi, per Lavezzi che serve in area Higuain, che va in gol, ma in fuorigioco e segnalato in tempo. Al 31′ Kramer, dopo una botta presa precedentemente, lascia a Schürrle, e Löw mostra di rispondere alle difficoltà con la qualità. Sebbene, con un’altra accelerazione, entra in area Messi che tira, palla ribattuta e poi Boateng salva.
Brividi per la Germania che continua a giocare senza rapidità ma chiude in avanti, anche perché gli avversari calano: Kroos va al tiro ma trova Romero, poi su un pallone perso da Mascherano ripartono Özil e Kroos, al limite ci prova Schürrle, Romero c’è. E al 45′, angolo perfetto e in mezzo svetta Howedes, ed è palo! Grande opportunità.
Nella ripresa, cambio abbastanza inspiegabile di Sabella, perché entra Aguero su un ottimo Lavezzi, a mio avviso; intanto Messi viene lanciato in avanti, entra in area ma allarga troppo la conclusione, altra occasione. Certo però che la difesa tedesca si fa infilare pere la terza volta in verticale: trappola del fuorigioco eccessiva e baricentro alto, non accompagnato dalle giuste distanze tra reparti. Neuer deve uscire ancora su Higuain, mentre un colpo di testa di Klose viene parato da Romero. Col passare dei minuti, però, l’Argentina cala: non aiuta avere due gare terminate ai supplementari sulle gambe ma indubbiamente la Germania risolve le difficoltà attraverso un possesso essenziale e passaggi stretti più precisi, e con più spunti in profondità, soprattutto a servire Müller e Özil, che aprono gli spazi per gli inserimenti centrali, anche se la manovra si risolve con tre tiri dal limite: due volte interviene Romero, una volta è Kroos che conclude sul fondo. Gli ingressi di Palacio e Gago danno un pò di freschezza all’Argentina, mentre Götze rileva Klose all’87′. I supplementari, però, sono inevitabili.
Nel primo overtime Schürrle impegna Romero, dall’altra parte Palacio va via in area ma alza il pallone e lo manda fuori sull’uscita di Neuer. La stanchezza c’è, sia per la Germania che per l’Argentina, ma la sensazione che i tedeschi ne possano avere di più c’è, e infatti col loro ritmo tengono il pallone e cercano il varco, che trovano al 113′, ottavo minuto del secondo supplementare: a sinistra va via Schürrle, non viene chiuso e può mettere in mezzo per Götze che, lasciato libero da Demichelis in ritardo, controlla e col sinistro volante sigla l’1-0, il gol che vale il Mondiale. L’assalto finale dell’Argentina porta a nulla, la Germania può dare il via ai festeggiamenti.
La vittoria di intero movimento calcistico, che ha saputo ripartire dopo alcune stagioni poco esaltanti una decina d’anni fa e da un campionato tedesco poco interessante. Con investimenti sulle infrastrutture, marketing, settori giovanili, sfruttando il volano del Mondiale del 2006, chiuso al 3° posto ma fondamentale per lo slancio, le squadre tedesche ora sono tra le migliori d’Europa e la Bundesliga è diventata ricchissima, e finalmente dopo vari piazzamenti anche la Nazionale ha raccolto il nuovo trionfo. L’ Argentina invece avrebbe regalato una gioia ai suoi tifosi e a un Paese in grave difficoltà: paga gli errori davanti la porta e il fatto che Messi, al momento decisivo, non ha dato quello che ci si attendeva, perché è lui che deve fare la differenza contro una squadra più forte come la Germania. Ma non è neppure giusto dare a lui tutte le colpe, anche perché prima aveva risolto molte partite, e l’Albiceleste è battuta, certo, ma a testa davvero altissima.
Coppa del Mondo FIFA, Brasile 2014 – Day 25 – 13 Luglio
Finale per il 1° posto
Germania-Argentina 1-0 dopo i tempi supplementari
Germania (4-3-3): Neuer; Lahm, Boateng, Hummels, Höwedes; Kramer (31′ Schürrle), Schweinsteiger, Kroos; Müller, Klose (87′ Götze), Özil (120′ Mertesacker). (Weidenfeller, Zieler, Ginter, Durm, Grosskreutz, Draxler, Podolski – Khedira, Mustafi). Allenatore Joachim Löw.
Argentina (4-4-2): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Lavezzi (46′ Aguero), Biglia, Mascherano, Perez (86′ Gago); Messi, Higuain (77′ Palacio). (Andujar, Orion, Basanta, F. Fernandez, Campagnaro, A. Fernandez, Alvarez, Maxi Rodriguez, Di Maria). Allenatore Alejandro Sabella.
Marcatori: 113′ Götze.
Ammoniti: Höwedes, Schweinsteiger (Germania), Aguero, Mascherano (Argentina).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 2′ pt, 3′st, 0′ pts, 2′sts
Arbitro: Nicola Rizzoli (Italia).
Germania Campione del Mondo 2014
Per tutte le statistiche, ad esempio la classifica marcatori, vi invito a cliccare sul sito ufficiale della FIFA. Si ringrazia inoltre la Gazzetta dello Sport.
E, soprattutto, ringrazio Voi, gentili lettori, per aver seguito insieme a Post Scriptum il Mondiale, ogni giorno. E’ stato un onore e un piacere poterlo raccontare. Grazie.
Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla