Dopo che lo scorso maggio (con il Real Decreto-Ley n. 5/2015) il Governo spagnolo aveva deciso di introdurre il criterio di ripartizione collettiva dei diritti televisivi del calcio, l'Assemblea Generale della Lega spagnola ha deciso di recepire i principi fondanti all'interno del proprio Statuto.
Con una votazione quasi totalitaria (unico voto contrario è stato quello del Real Madrid) si è quindi deciso di fare un passo formale abbastanza forte, in quanto l'inserimento nello Statuto rende più difficile un eventuale ritorno alla vendita libera (che necessiterebbe delle maggioranza qualificata per la modifica dello Statuto stesso).
Nel nostro post di analisi pubblicato nell'immediatezza del Decreto avevamo approfondito il contenuto dello stesso mettendo in evidenza le modalità attraverso le quali il plafond ottenuto verrà ripartito fra le squadre professionistiche spagnole ed alcune clausole di salvaguardia espressamente studiate a favore di Real Madrid e Barcelona (per evitare una loro opposizione) che però di fatto rischiano di rendere la riforma meno efficace nei primi 6 anni di applicazione a partire dal 2016/17.