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La gestione delle risorse

Da Giancarlopastore @PastoreGC

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L’esistenza di questa funzione rappresenta la coscienza che l’azienda ha acquisito nel tempo di essere anche un fenomeno e una struttura sociale, nel quale prioritaria è quella di governare questo sistema, come si governano il sistema tecnico e quello economico.

Gestire risorse umane, dirigere il personale, organizzare le persone, sono espressioni con le quali s’indica quella funzione che cura i rapporti tra azienda e dipendenti.

Essa si configura come un articolato procedimento di acquisizione, organizzazione e amministrazione delle risorse umane all’interno di un sistema organizzativo.

Il grado di complessità della G.R.U. è variabile in funzione del settore economico e delle dimensioni delle imprese, così come le politiche di GRU sono diversificate a seconda che siano rivolte al management oppure agli esecutori.

L’attività di gestione del personale si configura come attività estremamente complessa, in quanto implica l’espletamento e il coordinamento di operazioni di carattere amministrativo, giuridico, organizzativo, economico.

Le tecniche e le modalità di gestione delle risorse umane si sono notevolmente evolute nel corso degli anni, adeguandosi così alle nuove esigenze delle imprese e alle concezioni tendenti a rivalutare il ruolo delle risorse umane.

L’attività di GRU può essere distinta in due aree:

le “relazioni industriali” e lo “sviluppo organizzativo”.

Nell’ambito delle RELAZIONI INDUSTRIALI, rientrano le attività giuridicamente vincolate e quelle soggette alla contrattazione sindacale.

Compiti specifici dell’area delle relazioni industriali sono:

  • amministrazione e gestione operativa del personale (assunzioni, promozioni, licenziamenti, tenuta dei libri obbligatori, ecc.)
  • rapporti sindacali (vertenze collettive)
  • contenzioso individuale (vertenze individuali)
  • attività di tipo sociale (mense, asili nido, borse di studio per i figli dei dipendenti.)
  • controllo dei costi e budget;
  • organizzazione del lavoro (definizione degli organici standard, dei tempi e metodi di esecuzione del lavoro, in modo da migliorare la capacità produttiva e il livello di efficienza);
  • sistema informativo sul personale.

Nello SVILUPPO ORGANIZZATIVO, rientrano quelle attività conducibili discrezionalmente dal management aziendale.

Compiti specifici nell’area dello sviluppo organizzativo sono:

  • pianificazione delle risorse umane;
  • selezione e accoglimento del personale;
  • selezione interna;
  • valutazione del personale (analisi dei rendimenti, previsioni sui rendimenti futuri);
  • definizione dei contenuti delle varie mansioni;
  • inquadramento e trattamento retributivo, in ottemperanza delle norme contrattuali per tutto il personale, con esclusione del management al quale si applicano criteri diversi nella definizione dei piani retributivi;
  • formazione professionale, intesa come attività finalizzata a stimolare e migliorare il grado di conoscenza professionale;
  • si distingue nella formazione tecnico-professionale destinata ai manager e a coloro che svolgono comunque attività complesse e nell’addestramento destinato ai livelli con mansioni il cui contenuto professionale è limitato;
  • organizzazione aziendale, intesa come attività finalizzata al miglioramento del funzionamento dell’intera struttura organizzativa. 

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