Psychedelic Fish
Che cosa faccia nella vita
un poeta monotono
è roba per crudeli appassionati:
eppure se lo chiede il mio pesce
(dal nome lungo, musicale)
dovrò pur rispondere.
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(Ieri)
Aspettando che a parlare fosse un uomo
o una donna clandestina
sputando colorai le vette del bianco
di una neve balbuziente:
non sapendo che farmene
resuscitai sciatori secolari
che schiacciai con dita mute
sul foglio pasticciato
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(Oggi)
costruisco sogni di musica
nel guscio avveniristico di una tartaruga di legno
per poi avviarmi lentamente
dentro una giornata da alghe
dove un sole esploso in decine di frammenti di plastica
sparge sul tappeto nuovo
un sentimento d’afa e lacrime.
E così piango e nasce il Verbo
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(Domani)
Arderò su un crocifisso
sporco di marmellata,
con gli occhi in cancrena
e il cuore folle di Te.
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Perchè nel lievitare degli eventi
il poeta è l’ultimo ingrediente.