Innanzitutto bentornati a tutti dalle vacanze!
Rieccomi come promesso, pronta per nuove stimolanti discussioni con voi, carica piu’ che mai e con le idee sempre piu’ chiare.
Iniziamo a parlare di numeri.
Signore, tenete ben presente che e’ provato che c’è 1 uomo per ogni 7 donne. Quindi, considerando che alcuni sono vecchi, altri sono bambini, parecchi sono sposati e altri sono infrequentabili, il rapporto diventa qualcosa del tipo 1 a 10, rimanendo molto ottimiste e considerando che sono negata in matematica. Quindi, per ogni uomo che vi piace, ci sono almeno altre 9 donne pronte a sgomitare per prenderselo. E, durante queste vacanze, ma anche in questo immediato post vacanza, mi sono ritrovata spesso a discutere in merito al ruolo della donna in questa giungla.
Ovvero pare, soprattutto per gli uomini, ma evidentemente molte donne danno loro ragione, che per avere un uomo accanto si debba scalzare, con ogni mezzo possibile, chiunque si metta tra noi e la nostra preda. Tradotto, non potremmo piu’ permetterci di essere donne conquistate da un elegante cavaliere, ma dovremmo trasformarci in donne sull’orlo di una crisi di nervi, pronte a tutto per accalappiarsi un uomo.
Gli uomini ti dicono che la fedelta’ non esiste, che l’amore e’ un compromesso, che la passione c’è soltanto all’inizio e che loro amano le donne intraprendenti e propositive. Detto poi piu’ semplicemente, amano le donne che, senza troppa fatica, per dirla in modo elegante, regalino loro immediata soddisfazione.
Ergo, questo e’ il panorama proposto: ci sono quelli che non hanno il coraggio di invitarti fuori se non hanno la certezza matematica che tu dica di si (smidollati), quelli che ti invitano stordendoti di belle parole e poi spariscono per paura che tu possa anche solo pensare che una di queste sia lontanamente vera (piacioni); e quelli che molto piu’ sfacciatamente si autoinvitano a casa tua senza neanche passare da qualcosa che assomigli a una serata ipoteticamente pubblica e divertente (decerebrati). E non dimentichiamoci quelli che ti amano e ti promettono il mondo e poi negano tutto, dicendoti che la persona che ti ha fatto certe promesse non esiste piu’ (forse nei processi esiste una scusa psichiatrica per questo, mi informero’).
E per questi, che dovrebbero essere i nostri uomini contesi, io dovrei mettermi a lottare rinunciando al mio ruolo di donna?
Mi divertono le persone che mi dicono che devo scendere a compromessi, che sono troppo rigida, nonche’ anacronistica nel mio ruolo romantico di donna che aspetta l’uomo giusto. Mi diverte vedere come si siano convinti di questo e come si siano tristemente adagiati in questo ruolo poco virile e molto viziato.
La cosa piu’ chiara che ho in testa e’ che io un uomo cosi non lo voglio. In passato ho avuto le mie storie importanti e nessuno degli uomini che ho amato era cosi’. Preferisco single a vita piuttosto che accompagnarmi a un invertebrato simile.
Resto e restero’ sempre convinta che ci sia ancora qualcuno che apprezzi una donna che stia al suo posto, nel suo ruolo, che abbia voglia di essere conquistata, che sia donna con la sua dolcezza e con le sue debolezze. Sono certa che ci sia da qualche parte qualcuno che voglia me perche’ vuole me… e non perche’ sono piu’ brava di altre a sedurlo o a strapparlo dalle braccia di un’altra, ma perche’ in mezzo a tante, lui vede solo me.
Tutto il resto e’ noia, e’ solo una richiesta di semplicissimo sesso; meccanico, vuoto e fine a se stesso.
E Signori, ci sono i vibratori, se non ci date il lato umano, spesso funzionano meglio di voi!