La giunta comunale costa 360mila euro all’anno

180mila per sei mesi, 360mila per un anno. Mille al giorno, senza contare il danaro per la portavoce del sindaco.

Che impressione! 

Otto assessori! Due meno della giunta precedente che era arrivata persino a dieci!!!!!

Quello dell’amministratore pubblico è un lavoro, con un qualità d’impegno e di responsabilità in più davanti ai cittadini. Giusto quindi che sia svolto da persone adatte alla professione politica, che dedichino tempo, prendano decisioni e diano un’occasione in più ai più deboli, senza far danni. Più che una spesa è un investimento elevato, che può avere un ritorno. Ma chi risarcisce i cittadini quando le amministrazioni lavorano veramente male e sono castigate pesantemente quando si ripresentano alle elezioni? Chi paga il conto delle leggi nazionali degli ultimi trent’anni, creati da interessi di parte, dannose e mai abrogate? I cittadini. Chi paga il prezzo del cattivo lavoro della giunta Perri? I cittadini. Non ci sarà risarcimento, mai.

La giunta Galimberti non ha fatto poco: ha dimostrato una qualità più elevata dei predecessori, una determinazione forte, tuttavia dovrà fare i conti con problemi gravi e con una società ferita e stravolta dalla crisi economica. La politica costa, ha i suoi tempi e non può tutto in particolare quando si tratta delle cose più importanti. Si può sperare che i cittadini non sopportino ingiustizie evidenti, e non temano di credere nei migliori princìpi della nostra civiltà tanto umiliata dai suoi vertici.