La giustizia dei martiri, di Giuliano Pasini

La giustizia dei martiri

Titolo: La giustizia dei martiri

Autore: Giuliano Pasini

Editore: Io Scrittore (Gruppo editoriale Mauri Spagnol)
Pagine: 328
Prezzo: € 5,99 (ebook)
Pubblicazione: febbraio 2011

Valutazione Libri Consigliati: consigliato.

Davvero un fulgido esordio, quello di Giuliano Pasini, che con il suo romanzo La giustizia dei martiri è arrivato tra i 30 vincitori del concorso IoScrittore indetto lo scorso anno dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol:  pubblicato in formato ebook dal prestigioso gruppo editoriale, in pochi giorni ha fatto ingresso nella classifica dei libri più venduti.

Tra il thriller e il noir, La giustizia dei martiri si apre con il ritrovamento di tre cadaveri (un uomo, una donna e una bambina) in un posto di montagna chiamato Prà Grand, nelle vicinanze del paesino di Case Rosse, tra Modena e Bologna. Già scenario di un eccidio avvenuto in epoca fascista, Case Rosse diviene, nel procedere della narrazione, molto più di un luogo fisico, e quasi un personaggio a se stante, giacché riassume i connotati dei suoi abitanti. I quali vivono, pensano e agiscono secondo regole e dettami precisi, come se ciascuno fosse corifeo, sigillo di segreti, tessuto di un solo organismo pulsante; deciso a custodire verità del passato e del presente così che nessun forestiero ne sia messo a parte. Perché, come dicono loro, un de fòra non potrebbe capire.

È qui, a Case Rosse, che ormai da quattro anni vive il sostituto commissario Roberto Serra, e per sua precisa scelta. Egli possiede infatti un dono che è, al contempo, croce e condanna, e dal quale tenta di fuggire: quello di riuscire a immedesimarsi nelle vittime e negli assassini a tal punto da rivivere il momento dell’omicidio in prima persona, percependone tutto l’orrore e addirittura il dolore fisico.

Sarà proprio lui, coadiuvato da un insolito manipolo di collaboratori (il vice questore Ernesto Sernagiotto – interessato più al risvolto mediatico della vicenda che non alla ricerca del colpevole -, Alice Capelveneri, affascinante medico legale, e l’agente semplice Valerio Manzini),  a svolgere le indagini e a risolvere il caso.

L’intera vicenda, indagine annessa, si svolge nell’arco di sei giorni, dal Capodanno 1995 al 6 gennaio dello stesso anno, giorno perfetto per un’Epifania che dimostrerà come la Storia possa essere attuale, come gli eventi del passato continuino a riecheggiare nel presente. Come certi  valori di ieri possano saldarsi a quelli di oggi, nonostante la decadenza morale dell’epoca moderna.

Nel corso della narrazione, infatti, Giuliano Pasini offre al lettore una gamma di sentimenti fusi in un’unica catena di reazioni causa-effetto, nei quali riconoscersi o da cui prendere distanza: la mancanza di misericordia, il desiderio di vendetta, la dignità, l’orgoglio di appartenenza, la lotta per ideali sempiterni, l’amore per la giustizia e la libertà.

Sono proprio la capacità di immedesimazione dell’autore nei suoi personaggi, l’assenza un di giudizio definitivo nei loro confronti, un senso di compassione che tutto abbraccia, tutto perdona, tutto riconduce a una bellezza epica e pure sommessa, che mi hanno colpito e commossa profondamente. Specie verso il finale, nella scena che porterà all’epifania del colpevole, e che consiste nella rievocazione di un eccidio, uno dei tanti, purtroppo, perpetrati a danno della popolazione civile italiana all’epoca della Resistenza.

Supportato da una evidente onestà letteraria e umana, l’autore ci parla in sostanza di uomini di ieri e di uomini di oggi, dei loro recessi più segreti: prepara per noi un piatto dai gusti decisi, e lo fa con una scrittura precisa, mai ridondante e neppure troppo asciutta, con un tono sobrio e coinvolgente, con descrizioni fisiche di ambienti e situazioni. Condendo, infine, il tutto con citazioni musicali e ricette che ti viene voglia di sperimentare, e con dialoghi a volte in dialetto, come a sottolineare il proprio amore per la zona appenninica sospesa tra Modena e Bologna.

Silvia Longo per Libri Consigliati

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