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La Gloriosa Superba, ovvero il giglio rampicante.

Da Cristina2012

La Gloriosa Superba, ovvero il giglio rampicante.


Gloriosa e superba: due parole che non hanno bisogno di spiegazione perchè identificano senza ombra di dubbio una delle più attraenti e belle bulbose a fioritura estiva.
I superbi fiori della gloriosa sbocciano in abbondanza e continuativamente per tutta la primavera e l'estate garantendo colore e fiori da recidere in abbondanza..
Pur essendo simili a gigli -ma molto più grandi- quando sono in boccio sembrano campanule di colore verde mentre quando sono aperti sembrano tante fiammelle di colore rosso - arancio composte da sei tepali gialli, arancio o rossi dal bordo esterno arricciato.
Come fiore reciso si può usare sia il singolo fiore che il racemo terminale: se i fiori vengono colti prima che i tepali si estroflettano, possono durare in vaso anche otto giorni.
Nonostante sia originaria di zone tropicali caldo-umide, la Gloriosa sa adattarsi ad ambienti di coltivazione diversi, da terreni poveri e siccitosi ad altri, più confacenti, ricchi e umidi.
La coltivazione può iniziare in qualsiasi periodo dell'anno per la fornitura di fiori da taglio o di piante fiorite in vaso.

Concimazioni
La Gloriosa abbisogna nel periodo vegetativo di temperature al di sopra dei 18°C.Somministrare regolarmente concime liquido disciolto nell'acqua di annaffiatura.
Per quanto riguarda la luce, desidera un esposizioni soleggiate in inverno e ombreggiate in estate.

Annaffiature
in primavera si deve irrigare progressivamente, ma le annaffiature devono essere sospese dopo la fioritura.

Terriccio
predilige terreno soffice, leggermente sabbioso, ricco di sostanza organica e ben drenato per favorire il drenaggio dell'acqua ed evitare il marciume dei tuberi.

Cure
Recidere i fiori appassiti e sostenere la pianta con canne di bambù o posizionarla a ridosso di un gazebo, di una pergola o di grate a parete per rampicanti.

Moltiplicazione
Si moltiplica separando dalla pianta madre i tuberi, alla fine dell'inverno tagliando il tubero nella zona di connessione delle due braccia della V oppure da seme.
I semi devo essere ripuliti dalla pellicola raggrinzita e rossastra fino ad esporre un tegumento bruno scuro, per evitare la formazione di muffe durante la germinazione; per agevolare l'operazione si possono lasciare a bagno per 24 ore.
La germinazione è piuttosto lenta, sino a quattro mesi. Nel primo anno si formano tanti piccoli tuberi bozzoluti che solo nelle stagioni successive daranno origine ai caratteristici tuberi.

Malattie, parassiti
Le malattie più frequenti sono gli afidi che colpiscono gli apici vegetativi, il ragnetto rosso che fa ingiallire precocemente le foglie e il marciume da batteriosi del tubero.
Contro gli afidi sono efficaci trattamenti con prodotti specifici.


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