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La Gola del Furlo e il tartufo di Acqualagna legati dallo stesso insolito destino?

Da Laghezzi @laghezzi

E’ noto che, a seguito di una frana che ha coinvolto parte della via Flaminia a 800 m dall’abitato del Furlo, in direzione Fano, la Gola del Furlo da ben dieci mesi è solo parzialmente agibile e questo ha portato, e tutt’ora porta,  un danno notevole al turismo della zona. Ormai siamo di nuovo alle soglie dell’inverno e temo che tanta altra acqua debba scorrere su quella frana…

Da anni frequento il Furlo, che è un posto di rara bellezza ricco di natura e storia ma, con il passare del tempo, mi rendo conto di quanto il suo declino sia inesorabile e all’apparenza inarrestabile.

Ho sempre pensato che, per la sua rara e ineguagliabile bellezza, il Furlo possa e debba essere candidato a diventare patrimonio dell’Unesco, al pari di altri siti naturalistici del nostro Bel Paese.

Quello che mi sgomenta e mi sconcerta, è la sua lenta agonia, in una sorta di disinteresse a farlo rivivere, da parte di chi di competenza. Gli abitanti del luogo, gli affezionati del Furlo e gli esercenti titolari di caratteristici e storici locali , assistono a questo declino impotenti e inascoltati,  nonostante i numerosi appelli.

Non dimentichiamo, poi, che il Furlo e la sua Gola, sono terra di tartufi: non a caso il “Tuber Melanosporum vitt” il così detto “neri pregiato” nasce  proprio qui nelle sue leccete, a corona della sua rara bellezza.

Da persona attenta alle bellezze di questa zona e alla bontà dei suoi prodotti tipici, ho l’impressione che, anche il tartufo di Acqualagna, sia sottovalutato da chi di competenza e che  sia lasciato allo stesso destino della Gola.

Per non parlare poi della Fiera del Tartufo di Acqualagna che anni fa era un forte richiamo per sia gli operatori che per gli appassionati di questo prezioso tubero; oggi questa fiera è sopraffatta da quelle di Pergola e di Sant’Angelo in Vado, che per le capacità di marketing degli organizzatori, stanno avendo grande  risonanza nazionale e internazionale.

Mi spiace proprio che sia finita così!!! Mi auguro che queste annotazioni portino chi di dovere a fare delle profonde riflessioni e che queste, a loro volta,  portino a realizzare quello che per ora sembra a molti un sogno:  dare una nuova vita e un nuovo splendore sia alla Gola del Furlo,  sia al famoso tartufo, entrambi legati dallo stesso insolito destino, ed entrambi patrimonio di Acqualagna.

Grazie per l’attenzione!

Laura Ghezzi


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