Magazine

La grafologia diventa una professione

Creato il 22 febbraio 2013 da Daunianews

La Grafologia diventa professione a tutti gli effetti, nuovo sbocco professionale e ulteriore risorsa per la società e per quanti vogliano intraprendere una professione di servizio. Dal 10 febbraio, infatti, entra in vigore la legge n.4 del 14.01.2013, che definisce i criteri per esercitare legalmente le professioni che non sono organizzate in ordini e albi professionali.
Tra queste, la figura del grafologo avrà finalmente una sua regolamentazione e un posto ufficiale nel vasto panorama delle “nuove” professioni, offrendo in un periodo di crisi, possibilità ai giovani di sviluppare nuove risorse lavorative, in aggiornamento con il resto d’Europa.
Ma chi è e che cosa fa un grafologo?“Il grafologo attraverso lo studio della scrittura, offre una preziosa consulenza in vari campi, da quello dell’orientamento agli studi e al lavoro, a quello delle perizie nei tribunali per l’attribuzione di manoscrittura, da quello della consulenza aziendale per la scelta e la gestione delle risorse risorse umane, a quello della scuola, dove il suo intervento è particolarmente utile anche per affrontare correttamente i problemi della disgrafia e della rieducazione della scrittura.”
A parlare è Alessandra Millevolte, presidente dell’Associazione Grafologica Italiana, la più numerosa e antica delle associazioni che in Italia raggruppano i grafologi.
Quello della formazione del grafologo è un tema di fondamentale importanza, perche il suo lavoro è molto delicato e richiede preparazione, aggiornamento continuo, serietà professionale, e una rigorosa deontologia. “La nostra Associazione” continua Millevolte “è da tempo impegnata per garantire un elevato livello di qualificazione a chi intende operare nel campo grafologico, non meno di tre anni di studi e il riconoscimento del ruolo che questa nuova legge assegna alle associazioni professionali come la nostra è un importante passo avanti nella qualificazione della professione.
L’obiettivo di “liberare” la grafologia da quanti la discreditano, applicandola senza una adeguata formazione o senza il rispetto delle regole deontologiche, è da oggi più vicino.” Come si sceglie un grafologo? “L’appartenenza a un’associazione che valuta la preparazione e le competenze prima di ammettere i soci, e ne controlla l’adempimento dell’obbligo alla formazione continua è già un criterio discriminante, anche se certo non esclusivo”.
da Meridiano16

Condividi in Facebook

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog