Lo sostiene l'ultimo Rapporto del McKinsey Global Institute sommando debiti pubblici e debiti privati - Come si spiega allora la bizzarra tripla A?
In parte con la presenza in un'area monetaria diversa dall'euro e in parte con una banca centrale che fa il prestatore di ultima istanza - Ma se crolla l'euro sono dolori anche per la sterlina e per gli inglesi
La Gran Bretagna rimane il paese più indebitato al mondo eppure è l’unico, insieme alla Germania, a godere della tripla A concessa da Standard & Poor’s. Ma c'è di più; la Gran Bretagna è in recessione, nonostante la boccata di ossigeno offerta dalle entrate dei giochi olimpici, ed ha un'inflazione doppia rispetto a quella italiana, la disoccupazione (all’8,4%) sale, il deficit pubblico è al 9%, il peggiore d’Europa, il sistema bancario è ancora instabile nonostante l’intervento pubblico, la City licenzia, negli ultimi dieci anni ha perso quote sul mercato mondiale, molto più dell’Italia. In Gran Bretagna l'industria dell'auto è scomparsa, di queste ore la notizie della chiusura di altri due stabilimenti della Ford dopo quello Belga, gli altri comparti dell'industria sono rimasti al palo negli ultimi 20 anni e la situazione sociale è fuori controllo.
E' chiaro a tutti che i più pericolosi focolai d’infezione non stanno nelle banche italiche, bensì nel dinamico e competitivo sistema inglese, là dove la finanza è la principale industria del paese.
Si potrebbe continuare all’infinito. Basta prendere le ultime analisi del Fondo monetario internazionale o consultare il ricco Guardian online per riempirsi gli occhi di grafici e tabelle sulle debolezze strutturali e congiunturali della Britannia infelix. E, tuttavia, le agenzie danno tutte un rating eccellente e non esistono, oggi come oggi, problemi di finanziamento dell’immenso debito.
Una spiegazione sta nel fatto che la Gran Bretagna è fuori dalla zona euro. La sterlina ha mantenuto il suo status di moneta internazionale (come valuta di riserva e mezzo di pagamento degli scambi mondiali) ed è protetta da una banca centrale che stampa moneta senza limiti quando è necessario.
In sostanza questa situazione dimostra come il naturale percorso economico non ha ancora preso il sopravvento sugli innumerevoli intrighi finanziari su cui il la Gran Bretagna basa le proprie (false) sicurezze.