I dimostranti bruciano la bandiera inglese
TEHERAN - La Gran Bretagna ha confermato l'evacuazione di una parte del suo personale diplomatico in Iran e dei familiari al seguito, dopo l'assalto all'ambasciata a Teheran. "Il primo ministro e il ministro degli Esteri hanno chiarito che garantire la sicurezza del nostro staff e dei familiari e' la nostra immediata priorita'", si legge in una nota del Foreign Office, "alla luce di quanto accaduto e per garantirne la sicurezza, una parte dello staff sta lasciando Teheran"Dopo l'attacco alla rappresentanza diplomatica britannica, il governo norvegese ha chiuso la propria ambasciata a Teheran, spiegando che il personale diplomatico norvegese si trova ancora nella capitale iraniana e non sono state prese decisioni su una eventuale evacuazione.Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha condannato "nel modo più duro" l'assalto all'ambasciata britannica, definendolo "un affronto al popolo britannico e alla comunità internazionale". "Siamo pronti a contribuire in ogni modo per far capire che i governi hanno il dovere di proteggere le vite e le proprietà della comunità diplomatica e ci aspettiamo che il governo iraniano lo rispetti", ha dichiarato il capo della diplomazia americana da Busan, in Corea del Sud.
In precedenza lo stesso presidente americano, Barack Obama, aveva esortato a Teheran a "portare davanti alla giustizia" i responsabili dell'assalto. Anche il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, ha detto di essere "sconvolto e indignato" dall'assalto di Teheran e ha esortato le autorità iraniane a fare in modo che non si ripeta, come ha dichiarato in un colloquio a Busan con il ministro per la Cooperazione internazionale britannico, Andrew Mitchell.