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La Grande Bellezza : ne parliamo anche noi

Creato il 08 marzo 2014 da Marili @marielisamuglia

Il titolo ormai è conosciuto a tutti: il film di Sorrentino che ha portato nuovo lustro alla cinematografia italiana nel mondo è sbarcato ieri in televisione, mandato in onda dalla rete ammiraglia Mediaset che vanta la co-produzione della pellicola. Ciò vuol dire che almeno il 70% degli italiani guarda finalmente un film che non è andato a vedere al cinema per svariati motivi, in primis i prezzi intoccabili dei biglietti delle nostre sale.

oscar
Alberto Abruzzese dice che la Grande Bellezza è una pizza mal riuscita di vetero fellinismi moralistici di stampo intellettualistico:

“La grande bellezza” vince invece per le sue immagini, per la loro estetica vetero-felliniana e monumentale assai più che per la sua incerta sceneggiatura e per un dialogo a volte imbarazzante per quanto è ideologico e ostentativo. Falso. Perchè allora l’Oscar? Questa opera autoriale di vecchia maniera l’ha premiata il provincialismo americano, l’altra anima dell’immaginario imperialista hollywoodiano, quella che ha il culto delle stereotipo italano spaghetti, pizza e Colosseo. Quello per cui Benigni, facendo il giullare, si mostrò tanto felice del premio ricevuto dal mito della supremazia occidentale. E passeggiando per Roma, persino Wody Allen c’è cascato, forse soltanto per una sorta di cinismo sado-maso”

Accade così che ben 8.860.000 (36,1%) di italiani hanno acceso la tv su Canale 5 e hanno visto questo benedetto film. A qualcuno sarà piaciuto, a qualcun altro no. Qualcuno avrà preso il proprio cellulare e avrà twittato qualche bella frase del tipo “Che genio quel Sorrentino, sono orgoglioso di essere italiano”, qualcun altro avrà bofonchiato virtualmente qualcosa tipo “Che grande cagata, altro che grande bellezza’”. Insomma pareri discordanti che i vecchi buoni latini avrebbero commentato con un semplice “De gustibus…”.

A noi il film di berlusconiana produzione non è piaciuto.
E non perchè sia lento. Non perchè sia estrememente noioso. Non perchè non toglie nè aggiunge nulla alla cinematografia italiana.
A noi non è piaciuto perchè costruito ad hoc. Perchè fa parte di un filone che fa del degrado (di qualunque natura possa essere: sociale, personale, culturale, intellettuale, etc….) una risorsa.
Non è piaciuto perchè se è questo ciò che resterà di questi tempi malati e distratti allora resterà davvero ben poco.
Non è piaciuto perchè siamo altro, orgogliosamente, e se dobbiamo unirci in coro in un plauso da “volemese bene” preferiamo essere criticati e restare all’angolo piuttosto che partecipare da pecore ad un FORZA ITALIA collettivo.
Come quando gioca la Nazionale, come la Ferrari in Formula 1…. spostiamo pure l’attenzione, illudiamoci di essere ancora un grande paese, dimentichiamo la vera “Grande Bellezza” che è quella che giorno dopo giorno si disintegra davanti ai nostri occhi ogni qualvolta qualcuno dice che “Con la cultura non si mangia…. ” (cit. Governo Berlusconi).


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