Gli sdraiati
di Michele Serra
Feltrinelli pagine 108 € 12,00
isbn 9788807018343
Gli sdraiati è soprattutto una riflessione , spesso ironica, sul rapporto padre e figlio adolescente. Argomento quanto mai attuale visto che padri e figli ieri non si parlavano perchè la società di un tempo imponeva ruoli ai padri e ai figli che andavano rigorosamente rispettati, ci si dava del voi, si mangiava in tavoli separati: di qua gli adulti , di là i bambini. Oggi che tabù, usi e costumi del secolo scorso sono finiti nella differenziata, i padri e i figli continuano a non comunicare, anzi in molti casi hanno imparato ad ignorarsi. Il protagonista del romanzo cerca in tutti i modi di convincere il figlio adolescente sdraiato sul letto, con auricolari nelle orecchie,libro di chimica sotto il cuscino, piatto sporco in un angolo, TV sintonizzata sui Simpson,PC collegato tanto per consumare energia elettrica (l’Enel ringrazia), e calzini appallottolati in ogni dove, ad abbandonare il suo mondo orizzontale per quello verticale. Verticale? In che senso?
Beh nel senso più stupido e orribile che può venire in mente ad un padre cinquantenne: una bella scarpinata su per i monti Erti, nudi, tremendi, inabitati, come li definì Manzoni,quelli della Val di Susa fino al Colle della Nasca e in questo posto ameno lasciarsi rapire dalle distese immaginifiche dell’azzurro cielo.”Ma va a rompere i cabbasisi ad un altro, tu e ste fottute pietre!”
Sì , c’è qualcosa che non va tra vecchi e giovani, Michele Serra paventa addirittura una futura Guerra Mondiale fra le due generazioni! “Gli sdraiati” è una gran bella riflessione sul conflitto generazionale.Al contrario di altri libri sull’argomento, mi vengono in mente i vari Lettera al figlio…lettera al padre e via così, lungo il festival dell’ovvio e del buonismo a tutti i costi , il testo di Michele Serra non annoia mai, le osservazioni sono acute e ironiche , alla fine una mezza idea di fare del sano trekking ti fa saltare su da quel maledettissimo divano dove tutti noi ci sdraiamo.
di Luigi De Rosa