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La Grande Letteratura nel Cinema (N°4): Il Racconto del Fungo

Creato il 09 giugno 2014 da Giuseppe Armellini
Eccoci tornati alla rubrica che ricerca le perle di sceneggiatura cinematografica, i migliori dialoghi, i migliori monologhi, i testi più importanti.
Beh, qui ci troviamo davanti ad una specie di Divina Commedia della Settima Arte, l'indimenticabile, affascinante e quasi incredibile Racconto del Fungo.
L'Autore ci sorprende con questa storia che mai ci saremmo aspettati, con questa incredibile rivelazione, con questa intuizione di una delle protagoniste che trasuda, oltre che pathos e drammaticità, anche Cultura, Storia e Arte (vedi ad esempio i riferimenti a Stradivari).
Ma prima c'è dell'altro.
Se il nostro estratto letterario parte infatti a 3 MINUTI E 10 SECONDI (quindi vi invito semmai ad andare subito là) i 3 minuti che lo precedono offrono comunque degli spunti meravigliosi, vera e credo necessaria anticamera allo straordinario Racconto del Fungo.
Come dimenticare infatti l'urlo impressionate a 0.08 secondi?
O al secondo 0.35 quando avviene uno dei capolavori degli ultimi 30 anni di horror italiano con la protagonista che urla:
"Tempo e Spazio qui sono alterati!"
E le altre due urlano in un modo IMPRESSIONANTE.
Si scoprirà poi che l'hanno fatto perchè hanno visto qualcosa di terribile ma a me piace ancora pensare che quell'urlo sia riferito alle parole di lei, fatelo anche voi.
La recitazione è magnifica, raramente la paura e il disgusto sono stati così esaltati.
Quando appare Elena il dolore suo e delle sue amiche è straziante.
Poi dopo il magnifico:
"Elena è morta"
parte il
RACCONTO DEL FUNGO
vi invito a leggerlo qui sotto e solo dopo a vederlo
ringrazio mio fratello per aver caricato sul tubo questa perla

"Io... io... io non riesco a capire..."
"Forse io lo so. Questa...questa specie di muffa già l'ho vista"
(con enfasi) "Dove??"
"E' un FUNGO SPECIALE... che cresceva solo... NEL SETTECENTO...SUL LEGNO DEI TRONCHI TRASPORTATI LUNGO CERTI FIUMI DELL'EUROPA DEL NORD... (ansima)... IL LEGNO CHE SERVIVA PER FARE I VIOLINI PIU' PREGIATI... I GUARNERI... GLI STRADIVARI"
(anche l'amica sembra conoscere a storia di questo fungo e conviene con lei, quell'orrenda morte è dovuta al fungo che cresceva nel settecento sul legno dei tronchi trasportati lungo certi fiumi dell'europa del Nord)
infatti dice: "Già...hai ragione"
e poi una delle frasi che la nostra letteratura non dimenticherà mai
"E' PER QUESTO CHE QUEI VIOLINI AVEVANO UN SUONO DEL TUTTO PARTICOLARE"
e poi
(disperata) "ma io non credo che..."
e qui arriva la Capra illitterata che prova a rovinare tutto perchè impaurita da tanta cultura e conoscenza
"CHE C'ENTRA CON QUELLO CHE HA UCCISO ELENA? CHE C'ENTRA LAVINIA???"
"Non lo so,capisco che può sembrare INCREDIBILE ma il fungo è lo stesso, credetemi... L'HO VISTO INGRANDITO IN ALCUNI DOCUMENTARI IN TV"
Poi ancora la capra:
"Senti, un fungo del legno non può ATTECCHIRE su una persona e DISTRUGGERLA IN POCHI MINUTI...quando l'ho lasciata Elena era normale"
"Anche questa casa era normale quando noi ci siamo entrate (digliene!), l'altro ieri non c'era  niente di strano e ora c'è questa mostruosa, oscura maledizione che ci uccide... una dopo l'altra... E TUTTO QUESTO VIENE DALLA MUSICA... DAL VIOLINO"
e la chiusa capolavoro del capolavoro
"E DA PAGANINI" CERTO!"
"Ma come di fa a fermare qualcosa che non è del mondo a cui noi apparteniamo?"
"Io so come"
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Meraviglioso

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