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La griffe di Grillo

Creato il 06 giugno 2012 da Giusva

La griffe di GrilloTra un pò finiremo tutti per vestirci di verde e comunicare frinendo. Ma come mai è di tal guisa questo incipit? Ma perché il grillo di questi tempi è di gran moda, ne parlano in molti nel panorama politico italiano, chi non è con lui, per affinità di movimento o per visione del mondo è pronto a criticarlo, tutti lo additano, lo definiscono sobillatore di piazze, oratore da cabaret, persino un parroco di un piccolo paesino della Sardegna lo zittisce. Più  ci si addentra nelle notizie riportate dai quotidiani in questi giorni tuttavia, più si scopre che, sotto, sotto, anche coloro che non sono propriamente schierati nel suo movimento, e mi riferisco segnatamente ai partiti politici, ma non solo, cominciano a frinire. Così si legge che il modello adoperato dal Beppone nazionale, quello della lista civica, l’ormai famoso Movimento Cinque Stelle, viene da più parti perseguito, lo perseguono i poteri forti della sinistra con le varie liste Saviano o Gomorra che siano, le stesse di cui abbiamo letto su Repubblica a firma Scalfari e di cui si è già detto su queste pagine (Stampella civica ), lo persegue  addirittura il sindacato, con la lista Fiom. Il modello della lista civica piace anche al cavaliere, di oggi sono i depositi dei marchi Italia Pulita presso il ministero dello Sviluppo economico , nonché la lista civica “altra Italia” promossa da Stracquadanio. Certo qui si parla solo del contenitore, altra cosa è il contenuto, ma in fondo anche qui, magari usando altri termini, la miscela è sempre la stessa: l’abbattimento del debito pubblico, la riduzione forte della spesa pubblica, il taglio delle tasse su lavoro e imprese, e via discorrendo, in maniera assolutamente trasversale.  C’è poi chi invece vede Grillo e i grillini come una valida opportunità di alleanza elettorale, come si evince in una intervista comparsa oggi sul Fatto a firma di Paola Zanca  all' ex Ministro del governo Prodi Di Pietro, il quale  va ben oltre la semplice condivisione del contenitore da adoperare ( lista civica) e snocciola ben più di un motivo di condivisione con il Grillo pensiero.  A questo punto di analisi politiche sulla portata di questo fenomeno emulativo se ne potrebbero fare a bizzeffe. Mi piacerebbe poter sentire le opinioni di un qualche luminare della psicologia sociale per capirne a fondo i significati più reconditi, che vanno, secondo me, ben oltre la mera emulazione di un qualcosa che pare stia avendo un discreto successo, ed è, quindi, per definizione, pericoloso per la gerontocrazia che caratterizza il nostro sistema politico. Ma la cosa non finisce qui. Gli occhi andrebbero sfegati, come colpiti da forte crisi allergica, che di questi tempi è anch’essa di gran moda, quando si legge che addirittura Forza nuova e Casapound, fascisti duri e puri del terzo millennio, hanno punti di contatto con “l’italico frinito”. Roberto Fiore pone al centro delle contiguità lo ius sanguinis e la lotta allo strapotere usuraio delle banche, il vicepresidente di Casa Pound Antonini invece parla chiaro: "Ad oggi non ci sono contatti, ma non avverseremmo un'alleanza che rappresentasse una formula nuova, se il programma fosse in molte parti combaciante". Quale strano fenomeno si nasconde dietro questa che io mi limito a definire moda del momento?


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