Ha grinta da vendere la 500 Abarth. Quando nel 2007 fu presentata la nuova versione della 500, molti appassionati si chiesero se la carrozzeria dello Scorpione avrebbe proposto, come già fatto dal 1957 al 1971 con “l’antenata” del Cinquino, una rielaborazione del modello. Già nel marzo del 2008, al Salone di Ginevra, i fan furono accontentati.
Quest’auto è una piccola “bomba”. Lunga solo 366 cm, la 500 Abarth monta un motore 1.4 turbocompresso da 135 cavalli che permette all’automobili prestazioni da competizione: la velocità massima supera i 200 km/h, mentre passa da 0 a 100 hm/h in poco più di otto secondi. E tutta questa potenza serve nel traffico urbano? Oltre al fatto che con la 500 Abarth ci si può divertire anche su pista, e lo stesso marchio organizza competizioni tra i possessori del mezzo, il propulsore della vettura è anche assai scattante, pur essendo penalizzato da un assetto che fa fatica ad adattarsi ai tracciati misti.
Il design della carrozzeria è “cattivo” al punto giusto e quasi interamente personalizzabile dal proprietario, anche se la tipica livrea bianca e rossa conferisce al mezzo un sapore gustosamente vintage.
Gli interni, invece, sono fin troppo “lussosi” e comodi per una Abarth, ma questo vale soprattutto per chi ricorda quelli delle precedenti rielaborazioni della nota carrozzeria, tutti volutamente spartani.
Un vero e proprio gioiello che, tuttavia, può essere alquanto costoso, soprattutto se si esagera con la customizzazione della vettura. Con alcuni speciali finanziamenti auto promossi dalla stessa Abarth è facile entrare in possesso del bolide. Il più noto dei quali è chiamato 50+GO: basta pagare la metà del prezzo di listino della vettura, ossia 16.440 euro, per entrare in possesso del mezzo. Solo dopo due anni sarà chiesta al proprietario l’altra metà della cifra, ossia 8.220 euro, ma esclusivamente nel caso in cui intenda tenerla.