ONDALIBERA.
La guerra, considerata come una condizione naturale e oggettiva indipendente dalla volontà degli individui, è la forma estrema cui può arrivare uno Stato basato sulla proprietà privata o collettiva di beni. In molte culture primitive la ritualità dei combattimenti evidenzia il carattere sacrale della guerra, come strumento con cui lo Spirito Assoluto assegna ad un popolo una posizione di predominio sugli altri. La psicanalisi interpreta la guerra come scatenamento dell’aggressività monopolizzata dallo Stato. La Carta Costituzionale all’articolo Undici dichiara: ”l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
IL DISCORSO SULLA PACE
Verso la fine di un discorso estremamente importante
il grande statista incespicando
davanti al vuoto di una bella frase
ci casca dentro
e smarrito con la bocca spalancata
ansimante
mostra i denti
e la carie dentaria dei suoi pacifici ragionamenti
mette a nudo il nervo della guerra
la delicata questione di denaro.
-Jacques Prévert-
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