Anche quest’anno, con grande puntualità, è arrivata la stagione influenzale. Ogni volta giornali e telegiornali parlano di virus sempre più aggressivi e la definiscono come la peggior influenza degli ultimi anni elencando casi che sono risultati fatali ad alcuni cittadini. Ecco perché, comunque, non va sottovalutata.
Partiamo rispondendo alla domanda: che cos’è l’influenza?
L’influenza è una malattia infettiva causata dal virus RNA e può essere caratterizzata da febbre, malessere generale, cefalea, dolori osteomuscolari, dolori respiratori, tosse e faringodinia, sintomi comuni a molte altre malattie virali.
Quando il virus entra nel sangue provoca i fastidiosi sintomi sopraelencati oltre a starnuti, brividi, naso congestionato o che cola, stanchezza, disidratazione, dolori al seno oppure, nel caso colpisca anche lo stomaco, vomito e diarrea.
Come si differenzia l’influenza da un raffreddore
Ci sono quattro segnali che permettono di capire se abbiamo un semplice raffreddore o l’influenza:
- Febbre.
Il raffreddore potrebbe portare con sè una febbre leggera ma se la temperatura è alta, allora si tratta di influenza. Di solito la febbre dura 3/4 giorni. - Il raffreddore è lieve e di lunga durata.
Il raffreddore di solito si presenta con il mal di gola a cui farà seguito la congestione nasale e una leggera tosse. Normalmente non provoca febbre e richiede tempi lunghi per liberarsene, a volte fino a 3 settimane. L’influenza invece è molto più aggressiva e porta tutti i sintomi insieme, in modo più intenso. Il “vantaggio” è che passa rapidamente. Se sentite dolori muscolari, un’eccessiva stanchezza o non avete appetito allora, probabilmente, si tratta di influenza. - Tonsille arrossate.
Le tonsille arrossate sono il sintomo dello streptococco che, quando arriva, porta tosse e mal di testa. Controllate le tonsille davanti allo specchio e se riscontrate che siano gonfie e arrossate, chiedete consiglio al vostro medico che dovrebbe prescrivervi un antibiotico. - Diarrea e tosse convulsa
La tosse convulsa, o pertosse, si presenta di solito 10-12 giorni dopo il raffreddore ed è causata dal batterio gram-negativo e cocco-bacillo Bordetella pertussis che possono risultare fatali ai neonati. Oltre alla pertosse, anche la diarrea potrebbe rivelare un’influenza a livello intestinale.
Come provare ad evitare l’influenza
Per sperare di evitare l’influenza, la cosa più importante è prendersi cura di sé e questa pratica è più facile da scrivere o da dire che da adottare. Possiamo aiutare il nostro corpo a combattere l’influenza
- Dormendo un numero sufficiente di ore;
- Mangiando cibi sani che includono frutta e verdura;
- Bevendo molta acqua;
- Effettuando esercizio fisico che aumenta le difese immunitarie
- Lavandosi le mani e mantenendosi puliti, dal momento che il virus si diffonde attraverso il contatto. Se potete disinfettate le mani dopo aver toccato una “zona a rischio“
- Assumendo vitamine
Se si è soggetti a rischio di contagio, anziani o se si hanno bambini piccoli potrebbe essere utile il vaccino antinfluenzale, ma è bene chiedere consiglio al vostro medico.
Cosa devo fare se mi ammalo?
Bambini e anziani sono le categorie più a rischio ed è importante consultare il medico per capire se si tratti di influenza o meno. Non fidatevi solo della vostra esperienza perché i virus si sono modificati nel tempo e potrebbero portare sintomi diversi da quelli a cui siete abituati.
E’ importante mantenersi idratati, quindi bere molta acqua e cercare di restare in casa, per quanto possibile, non solo per sé stessi ma anche per evitare di infettare amici e conoscenti. Su consiglio del vostro medico potreste assumere alcuni farmaci che combattono o alleviano i sintomi dell’influenza.