La Junior Band è interessante o no per Montegranaro?

Il progetto Junior Band lo abbiamo più volte trattato su queste pagine. Lo reputo un’ottima iniziativa non solo perché direttamente coinvolto in quanto entrambi i miei ragazzi vi partecipano, ma anche e soprattutto perché si tratta di un progetto di caratura culturale elevata che, nel contempo, svolge una finalità educativa fondamentale per i giovani di una città come la nostra che, in realtà, molto poco offre in termini di impegno intellettuale extrascolastico. In sostanza la Junior Band fornisce ai ragazzi l’opportunità di dedicarsi ad una passione reale e positiva alternativa all’annichilimento intellettuale che la società moderna, specie in provincia, fornisce loro.

Fa male, quindi, constatare quanto poco interesse in realtà tutto questo susciti nei genitori e nelle istituzioni. Ieri si è tenuto a Porto San Giorgio un concerto delle tre bande giovanili riunite al teatro comunale. Un’occasione per far esibire insieme i ragazzi (l’esibizione è parte fondamentale del processo educativo musicale) e per sentirli e dar loro la giusta gratificazione. Ebbene di Montegranaro erano presenti nemmeno la metà dei giovani del corpo bandistico, evidentemente perché si avevano impegni più importanti. Ancor più grave la totale assenza di una qualsiasi rappresentanza dei nostri amministratori.

Nel momento in cui il finanziamento che ha consentito al progetto di crescere con l’ausilio fondamentale degli Amici della Musica sta per scadere credo sia lecito quali siano le intenzioni del Comune di Montegranaro per il futuro dell’iniziativa. I fatti lasciano intendere che l’interesse sia davvero poco. Tra i genitori più attenti e presenti si comincia a discutere su come proseguire. Come al solito il cittadino dovrà sopperire alle carenze del Pubblico o ci sarà una proposta da parte dell’Amministrazione? Onestamente sarebbe una grave mancanza se il Governo della città si disimpegnasse dal progetto. Auguriamoci che i segnali fin qui ricevuti siano solo dovuti ad altri impegni e non al disinteresse che sospetto. O forse erano tutti a vedere la Sutor.

Luca Craia