La Juventus vola e ora per le altre sono veramente guai. L’attesa per la grande sfida era forte, intensa. I tifosi di mezza Italia, quella che non tifa Juve, speravano che i giallorossi di Rudi Garcia riuscissero nell’impresa di ridimensionare la capolista e invece alla fine non hanno potuto far altro che leccarsi le ferite come era già successo alle squadre di Luis Enrique e di Zdenek Zeman, gli altri due tecnici che contro la Juve dell’era Conte nulla avevano potuto allo Juventus Stadium.
La decima vittoria della Juventus è conincisa con la prima sconfitta stagionale della Roma, un risultato che rende definitivamente giustizia a una squadra, quella bianconera, che a poco più di metà stagione sembra aver già messo le mani sullo scudetto.
La Roma era partita bene, senza alcun timore reverenziale, ma la resistenza romanista è durata appena 17 minuti, giusto il tempo di concedere a Tevez la grande giocata. Con una magia l’argentino ha protetto palla in area e ha smarcato di destro Vidal a un paio di metri da De Sanctis. Il cileno, tenuto in gioco da Benatia, non ha fallito, siglando così l’ottavo gol in campionato.
La Juve ha rischiato in un paio di occasioni, ma al 3′ della ripresa ha di fatto chiuso la pratica: punizione dalla sinistra di Pirlo, inserimento da dietro di Bonucci lasciato libero da Castan e palla infilata in spaccata alle spalle di De Sanctis.
Gara in discesa per la Juventus che a cavallo della mezzora si è trovata anche in doppia superiorità numerica: prima De Rossi per fallo su Chiellini e poi Castan per un salvataggio di mano sulla linea hanno lasciato gli ospiti in nove. E proprio in virtù del fallo di Castan è stato l’ex Vucinic su rigore a siglare il definitivo 3-0 al 32′.