Il progetto, chiamato Wores e brevettato dalla società Gruppo Creativi Associati, è pensato per essere installato su una qualsiasi imbarcazione nei quali vengono montati dei dispositivi spargi-fiocchi di lana. Nel caso di una situazione reale i fiocchi verrebbero sparati sulla marea nera e, una volte imbevuti di petrolio, verrebbero raccolti da un speciale nastro raccoglitore e strizzati.
Questo progetto permette quindi non solo la pulitura delle acque ma anche il recupero del petrolio in una stiva per essere poi utilizzato in raffineria. Le fibre di lana possono essere riutilizzate fino a 10 volte prima dello smaltimento. Una caratteristica interessantissima della lana grezza è quella di essere idrofoba in quanto non assorbe l’acqua ed è questa la caratteristica che maggiormente ha incuriosito gli ideatori del progetto.
Con sole 10 tonnellate di lana grezza si possono raccogliere ben 950 tonnellate di petrolio (equivalente a 6.350 barili) i quali possono essere successivamente processati in raffineria. Il prototipo è pensato per un’imbarcazione di 50 metri e prevede un serbatoio da 1 milione di litri, una stiva per 10 mila chili di lana grezza e una seconda stiva per la lana sporca.
Il progetto è fantastico e mi chiedo: e se questa soluzione fosse stata implementata nella peggiore fuoriuscita di petrolio mai avvenuta nella storia nel 2010 nel Golfo del Messico? Ci sarebbe stata lana sufficiente? Secondo gli ideatori del progetto sarebbero state necessarie circa 10 mila tonnellate di lana grezza e alcune decine di ore di lavoro.