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Missione polacca per Lazio, a caccia della qualificazione certa ai sedicesimi di finale. Per i biancocelesti l’obiettivo è quello di invertire il trend negativo in campionato (a partire dal pareggio di domenica all’ultimo secondo contro la Sampdoria) e di riscattarsi in Europa League. Petkovic si affida al 4-3-3: Cavanda, Ciani, Cana e Radu a protezione di Berisha, mentre Gonzales, Biglia e Hernanes hanno il compito di innescare l’insolito trio Felipe Anderson-Perea-Keita. Il Legia Varsavia, in testa al campionato polacco, deve cancellare gli zero punti nel girone: Urban punta sul 4-2-3-1, con Radovic, Pinto e Brzyski dietro all’unica punta Dvalishvili.
Inizio partita di studio reciproco. La prima occasione arriva al 6′, sui piedi di Felipe Anderson, ma il tiro del brasiliano è impreciso. Il giovane Keita è tra i più pimpanti: salta spesso l’uomo e piazza cross interessanti, ma la difesa del Legia è attenta e si chiude bene. Petkovic si sgola, chiede ai centrocampisti di accompagnare di più gli attaccanti per offrire alle ali più opzioni di scarico. Al 19′, bella apertura di Gonzalez per Hernanes, che mette giù il pallone e prova il tiro di sinistro, fuori di poco. Passano cinque minuti e la Lazio va in vantaggio con Bryan Perea: cross dalla trequarti di Biglia, il colombiano stoppa il pallone con un primo colpo di testa e con il secondo non lascia scampo a Kuciak. Il Legia non ci sta, ma la reazione dei polacchi non si concretizza in nessun tiro pericoloso verso Berisha. I biancocelesti difendono con ordine e si affidano al contropiede: al 31′ altro bel cross di Keita, Perea in questa occasione è egoista e non appoggia verso Hernanes, salito a rimorchio in area. Il Legia sbaglia passaggi semplici, la Lazio ne approfitta e recupera spesso palla. Il primo tempo finisce con gli uomini di Petkovic in vantaggio; sugli scudi soprattutto Keita e Felipe Anderson, che si accende negli ultimi venti minuti.
Si riparte senza sostituzioni, lo spartito comunque non cambia: Lazio padrona del campo, Legia impreciso nei disimpegni. Hernanes fallisce il possibile raddoppio su suggerimento di testa di Perea, ma al 56′ Felipe Anderson non sbaglia e si regala la gioia del primo gol in maglia biancoceleste. Il gol è tutto brasiliano: palla filtrante di Hernanes, colpo da biliardo vincente di Felipe Anderson. Petkovic regala ossigeno ai suoi, togliendo gli esausti Felipe Anderson e Keita per Floccari e Onazi. Entra anche Lulic al posto di Gonzales. La Lazio è brava a congelare la partita con il possesso palla, i polacchi non ci credono più e allentano il pressing. Gli uomini di Petkovic gestiscono senza patemi e in alcuni casi sfiorano il tris. Nel secondo minuto di recupero, il Legia avrebbe la possibilità di accorciare le distanze ma Biglia salva sulla linea.
Vittoria meritata per la Lazio, che con questa vittoria si assicura 3 punti e la matematica certezza della qualificazione ai sedicesimi. Questa la situazione del girone, dopo cinque turni: Trabzonspor 13, Lazio 11, Apollon 4, Legia 0.