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La Lazio fa la storia: conquistata anche la Supercoppa dopo Coppa Italia e Scudetto!

Creato il 22 settembre 2014 da Shefutsal

La Lazio guidata da D''Orto conquista la Supercoppa di futsal femminile 2014La nuova stagione agonistica inizia come si era chiusa la precedente, con l’ennesimo trofeo, la Supercoppa femminile italiana, che si tinge di biancazzurro. La Lazio di Lucileia, Gayardo, Presto, Siclari, Violi, Guercio e Giustiniani centra un fantastico tris ed entra nella storia del futsal conquistando in una stagione Coppa Italia, scudetto e Supercoppa.
Non poteva non essere così, troppo forte la Lazio dello scorso anno targata Calabria e forse ancora più forte la Lazio di quest’anno guidata da D’Orto. Per la Ternana l’ennesima sconfitta, con un punteggio larghissimo (44-0) ed in campo le juniores di mister Liberati per protesta.
Una Supercoppa meritata dalla società laziale che si è presentata all’appuntamento con tutte le ragazze tesserate e con la miglior formazione possibile. Più che meritata da capitan Presto e compagne che hanno onorato tutti i quaranta minuti, giocando semplicemente a futsal, provando schemi, appoggiando la palla in porta, deliziando il pubblico con ottime giocate.
La Lazio fa la storia: conquistata anche la Supercoppa dopo Coppa Italia e Scudetto!I tifosi di fede laziale sono accorsi numerosi al Palazzetto dello Sport di Fiano Romano per dare il giusto tributo alla squadra che ha dominato la passata stagione e per coccolare le nuove arrivate. “Orgogliosi” subito protagonisti con la premiazione a sorpresa della loro regina Lucileia prima della partita e poi canti e cori per tutta la durata dell’incontro. Da applausi anche il siparietto dopo pochi minuti di gioco, quando si sono spostati nella parte di tribuna occupata dagli ospiti, li hanno abbracciati ed hanno incoraggiato le ragazzine ternane.
Sprazzi di sportività che fanno ancora emozionare, perché se c’è una cosa che in questa caldissima serata romana ha vinto su tutto è stata la sportività. Di chi è sceso in campo per giocarsi una partita che forse non gli ricapiterà più nella vita e la sportività di chi è sceso in campo per andarsi a prendere con rispetto e determinazione quello che si meritava: la Supercoppa femminile 2014.
Onore al futsal, calpestato da chi non c’era.
La Juniores della Ternana Futsal che ha disputato la Supercoppa femminile 2014Fanno tenerezza le ragazzine ternane, mandate allo sbaraglio in un palcoscenico che non gli appartiene (almeno non ancora) e che di solito si suda e si conquista, non si riempie. Resistono, contrastano, lottano in cinque, per quaranta minuti, senza un cambio, senza una ferella più illustre a fare il tifo per loro. Ma c’erano i tifosi laziali ad incoraggiarle. E poi l’immenso Flavio Capotosti, con la passione di uno zio affettuoso. E c’erano una ventina di persone, genitori e amici, volti familiari che le ragazzine ternane cercavano dopo aver subito l'ennesimo gol e che amorevolmente gli sorridevano e le rassicuravano. Quaranta gol, non fa nulla, testa alta, continua e lotta. E così hanno fatto, fino all’ultimo minuto, senza mai rinunciare.
Al triplice fischio è esplosa la gioia delle aquilotte.
La Lazio calcio a 5 femminile premiata con la Supercoppa 2014Canti, balli, brillano le colorate bandiere spagnola e portoghese accanto a quella brasiliana. “Casa Calabria” non ha la bandiera ma sono le più scatenate e quest’anno sono in cinque con gli arrivi di Corio e Cacciola. Poi altri centrifugati di emozione a coronamento di una stagione indimenticabile iniziata un anno fa: Silvia Cariani (lo scorso anno portiere della Lazio) viene trascinata in campo dalle ex compagne e vestita con la maglia celebrativa “la storia siamo noi”. Lucileia si sfila la propria medaglia e la infila a mister Calabria prima della foto di gruppo.
Sventolano le bandiere, i fotografi inseguono le giocatrici laziali che rincorrono la Coppa, il solito rituale di una partita unica che ha appena assegnato un trofeo prestigioso e scritto un'altra volta il nome Lazio nell'Albo D'Oro. Anche le perdenti sono contente, merito dei mister Liberati ed Ippoliti.
Chi non è contento è il futsal, immolato stasera, sul misero altare degli interessi individuali.
di Letizia Costanzi

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