«Mi sono resa conto», ha spiegato in una video-intervista (qui sotto il video) a “Il Foglio”, «che in Francia stava succedendo qualcosa di ancora più grave» del razzismo. Ovvero «l’introduzione della teoria del gender nelle scuole, alle spalle dei genitori. L’ideologia del gender è mortifera, si tratta di un progetto mondiale il cui obiettivo è fare in modo che i bambini perdano tutti i punti di riferimento». Oltre ad aver perso quelli sociali, culturali e religiosi, «questo progetto tende a far perdere ai bambini anche l’ultimo caposaldo che permetteva loro di identificarsi in qualcosa di radicato e solido: la loro identità sessuale». Nelle scuole francesi avviene da anni, in maniera mascherata, questa «destrutturazione dell’identità sessuale» dei bambini.
Qui sotto il video-appello (tradotto in italiano) di Farida Belghoul
Per questo motivo Farida si è fatta promotrice del movimento di boicottaggio “Journée de Retrait de l’Ecole” (“un giorno al mese senza scuola”), un movimento (www.jre2014.fr)composto già da più di settanta comitati di sostegno locali, formato in gran parte da giovani coordinati da Mériem, studentessa di ventiquattro anni. «Col pretesto ingannevole della ‘lotta per l’uguaglianza e contro l’omofobia’», ha spiegato la militante anti-razzista francese, «centinaia di scuole, dove i nostri figli sono trattati come cavie, sono già coinvolte nel progetto, che ha come scopo dichiarato quello di “decostruire gli stereotipi di genere”», ovvero omologare maschi e femmine verso il genere “neutro”.
L’iniziativa ha riscontrato un successo inaspettato, tanto che l’esecutivo francese è stato costretto a correre ai ripari per tentare di arginare la valanga di adesioni giunte da ogni angolo di Francia. Il ministro dell’Istruzione Peillon ha voluto incontrare i responsabili spiegando che la penetrazione della gender theory negli istituti francesi è un «folle rumor, inventato e alimentato dai reazionari». Ovviamente nessuno gli ha creduto. La stampa si è scatenata contro Farida, con la stessa operazione di stravolgimento della realtà e calunnia usati in Italia da “Repubblica”, “Il Fatto” e l’“Unità”.
«I nostri bambini sono in pericolo, lo sono gravemente in Francia, ma anche nel resto d’Europa. E’ necessario che tutte le famiglia d’Europa, tutte le mamme e tutti i papà, prendano coscienza della gravità di ciò che sta accadendo ai nostri bambini, perché li stanno distruggendo. La teoria del genere porta alla barbarie».
Invitiamo i nostri lettori a condividere e diffondere questo appello, pubblicato anche nel nostro canale Youtube. Per chi conosce il francese, è possibile sostenere Farida sul suo account Twitter.
La redazione
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