La legge di stabilità impone ai comuni che hanno soldi in cassa di non spenderli per poter garantire il pareggio di bilancio. Ma il primo cittadino di Napoli, non ci sta e fa sapere che il Comune spenderà quel che ha in cassa per pagare i servizi.
Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris si schiera contro il Governo: “Un emendamento voluto dalla Lega ha cancellato dopo 31 anni, dalla legge di stabilità, il pagamento delle retribuzioni per i lavoratori delle cooperative di Napoli e Palermo. Un emendamento incomprensibile ed inaccettabile – aggiunge - che le altre forze politiche presenti in Commissione Bilancio non hanno contrastato adeguatamente e che la Lega vuole far passare per un taglio alle mance del Sud. È un’offesa a 1200 lavoratori che a Napoli in molti settori della vita della Città svolgono un lavoro essenziale e che da gennaio rischiano di non percepire la retribuzione. Come Amministrazione ci siamo mossi subito sia, come sempre in maniera istituzionale, scrivendo al Presidente della Camera Boldrini sia chiedendo un risoluto intervento a tutti i Parlamentari campani di ogni forza politica“, conclude il Sindaco.
Inoltre Enrico Panini, assessore al Lavoro del Comune di Napoli, ha chiesto un incontro al presidente della Camera Laura Boldrini: “Per rappresentare l’esigenza che nella legge di Stabilità sia rimesso l’emendamento che da 31 anni ha garantito le retribuzioni dei soci-cooperatori della “25 giugno” e di “Primavera terza” “. E l’assessore ha scritto anche a tutti i parlamentari campani chiedendo un loro intervento “Per riparare alle decisioni della Commissione Bilancio della Camera che ha stralciato la norma che prevedeva il finanziamento per retribuire i soci lavoratori”.