(chissà se sono parole sue o se le ha copiate da qui: Gli armeni e i Giovani turchi (del Pd) )
“Il cattivo gusto non ha limiti”. Lo afferma l’eurodeputato e segretario della Lega Lombarda, Matteo Salvini, in una nota in cui annuncia una interrogazione presentata alla Commissione europea e critica la scelta del nome di ‘Giovan turchi’ per la corrente Pd che fa riferimento a Stefano Fassina. Secondo Salvini tale nome evoca un “movimento sanguinario” responsabile di una strage di armeni durante la prima guerra mondiale “cui si ispirò anche Hitler”. “Il Partito Democratico non è nuovo a scelte originali – ha scritto Salvini in una nota – ma l’ufficializzazione della corrente interna detta ‘dei Giovani Turchi’ lascia davvero sconcertati e colpisce per l’assoluta mancanza di criterio e di buon gusto. Chi furono, infatti, i Giovani Turchi ‘originali’? Nientemeno che i responsabili, negli anni compresi tra il 1915 e il 1918, del massacro di un milione e mezzo di Armeni: una strage insensata riconosciuta come genocidio e duramente condannata dal Parlamento Europeo e dallo stesso Parlamento Italiano, seppur negata ancor oggi dal governo della Turchia; l’annientamento sistematico e silenzioso di un’intero popolo, un massacro a cui lo stesso Hitler si ispirò nel delineare il proprio folle piano di sterminio”. Dopo aver “consigliato caldamente la lettura de ‘La masseria delle allodole‘ di Antonia Arslan”, Salvini aggiunge: “Perché un partito che si dice democratico e attento ai diritti delle persone accetta che una propria corrente faccia riferimento, nel nome che si è data, a un movimento sanguinario e antidemocratico che ha sulla coscienza un milione e mezzo di morti? Forse si tratta di una svista, di semplice superficialità, ma, in nome del buon gusto e del rispetto per le vittime, forse sarebbe stato opportuno riflettere un po’ di più, prima di scegliere un nome macchiato da sangue innocente”.
(fonte: Ansa di Bruxelles)
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