Come ha dichiarato il vice presidente del consiglio regionale Riccaro Molinari (coordinatore provinciale della Lega), “l’alleanza andrà avanti, ad Alessandria come in Regione, dove si è sempre lavorato bene, a differenza di ciò che è accaduto a Roma. Il rapporto tra Lega e PdL si può e si deve recuperare, ed è un problema di singoli, non di partiti. Da parte sua, la Lega non si è mai sottratta alle responsabilità di governo e non ha mai minato l’alleanza. Ciò che non comprendiamo è l’estromissione, nottetempo, di tre nostri assessori. Noi abbiamo ritenuto che le misure adottate dalla Giunta per il riassestamento di bilancio siano illecite, per questo abbiamo preso tempo. Il sindaco non ha voluto ascoltare le proposte della Lega, il che significa che le responsabilità della cosiddetta rottura siano sue, non nostre”.
Oreste Rossi ha invece espresso “grande amarezza” per quanto accaduto. “Ci siamo visti ritirare le deleghe dei nostri assessori solo perché volgiamo un assestamento di bilancio che rientri nei termini della legge. Ma da un certo punto di vista è meglio che siano stati loro ad estromettere dei rappresentanti della Lega: se lo avessimo fatto noi di nostra spontanea volontà molto probabilmente ci avrebbero accusato di tradimento e ci avrebbero attribuito la responsabilità della frattura della coalizione di maggioranza. Fatto sta che non ci fidiamo più di Fabbio e di Vandone, per questo aspetteremo che ad esoprimersi sia di nuovo la Corte dei Conti a fine mese”.
Intanto per questa sera il PdL (senza la Lega che non si presenterà) discuterà e voterà i punti proposti dell’assestamento di bilancio. La Lega ha già fatto sapere che voterà i punti già concordati ma non offrirà il proprio supporto alle nuove modifiche (richieste dalla Corte dei Conti), ritenute “illegali” e “poco trasparenti”.
Al di là dei giri di parole politici, sembrano insanabili le fratture tra gli esponenti del Carroccio estromessi e il sindaco Fabbio.