Fa un certo effetto essere bloccati dalle forze dell’ordine all’ingresso della biblioteca. Fa un certo effetto scoprire che quest’oggi non si studia perché il Presidente della Regione Cota presenta un libro. Fa ancora più effetto scoprire che la selezione all’ingresso vale per alcuni e non per tutti. Gli agenti si scusano, sono imbarazzati. Deve essere strano per un poliziotto impedire agli studenti di studiare.
Un piccolo gruppo di ragazzi vuole contestare il Presidente. Spunta uno striscione: “Asti è antirazzista”. Devono chiuderlo, “in biblioteca la politica non entra!”. Si aggiungono alla protesta ragazze e ragazzi che rivendicano il diritto ad entrare in un luogo pubblico, quello stesso luogo nel quale passano le giornate a studiare. Dall’ingresso secondario sfilano imperterriti i leghisti, provvisti di un qualche speciale lasciapassare.
Noi restiamo fuori. Oggi non si studia.
Quanto ancora potrà durare tutto questo? Fino a quando i cittadini saranno disposti a subire violenza? Fino a quando le Forze dell’ordine accetteranno di mantenere quei blocchi?
Gino Caron