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La legge del raccomandato

Creato il 06 giugno 2014 da Miroku

20140606-000958-598399.jpgIniziamo da un tempo zero, in cui esiste una sola azienda (chiamiamola Italia spa) in cerca di dipendenti, e che offre infinite opportunità di crescita. Esistono due persone che possono svolgere quel lavoro, la prima che chiameremo Peppe più brava in quel lavoro della seconda, che chiameremo Pasquale.
Peppe ha una fantastica carriera, scala le gerarchie, acquisisce potere e soldi. Pasquale all’inizio arranca, ma lavora onestamente rendendosi utile alla Italia spa.

Poco dopo due nuovi posti di lavoro sono disponibili presso la Italia spa, i candidati sono Gigi e Tommaso: Gigi rozzo e ignorante ha sposato la figlia di Peppe, Tommaso ha due lauree e tre master all’estero, e ha sposato la figlia di Pasquale. Entrambi vengono assunti.
Pasquale e Tommaso si fanno il mazzo e col tempo diventano indispensabili per l’azienda Italia spa, senza di loro non saprebbero come fare.
Passa il tempo e cinque anni dopo Peppe è amministratore delegato di Italia spa, Pasquale fa esattamente quello che faceva prima, Gigi è direttore generale e Tommaso impiegato di quarto livello.

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Ai prossimi due posti di lavoro disponibili ripetete esattamente quanto accaduto con Gigi e Pasquale (che a loro volta avranno figlie sposate con altri due tizi a caso). Alla prossima azienda anche. Iterate questo processo all’infinito e vi troverete spiegato cos’è oggi l’Italia. Non la spa però.

Il principio è applicabile in qualsiasi settore lavorativo: sui medici ad esempio può essere dimostrato anche statisticamente (non penserete che un primario sia primario perché migliore di tutti e non perché figlio del precedente primario?). In alcuni settori è proprio legge, vedasi farmacisti, notai e altre fasce “protette”.


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