La leggenda del romantico amore di Alfonso XII e Maria de las Mercedes nel Costurero de la Reina, a Siviglia
Da Rottasudovest
Quanti edifici ci saranno, nelle nostre città, che
conservano storie romantiche e tenere, di cui non sappiamo niente? Viene in mente al leggere un articolo dedicato da Sevilla Ciudad dell'ABC di Siviglia a uno degli edifici più singolari della città e più fotografati dai turisti che lasciano il centro storico e si inoltrano per altri percorsi, il cosiddetto Costurero de la Reina (il costurero è la sala da cucire).
E' un piccolo castello, il primo edificio in stile neomudéjar di Siviglia, tra il
Parque de Maria Luisa e il Guadlaquivir. Colpisce sempre per la sua
architettura mudéjar un po' fiabesca (curiosamente, siamo nell'area dell'Expo Iberoamericana
del 1929, i cui padiglioni hanno sempre forme un po' esotiche) e per il suo
bicromatismo con i colori della terra. L'edificio fu fatto costruire nel 1893
da María Luisa Fernanda d Borbone, vedova del principe francese Antonio de Orleans, grande protagonista degli anni inquieti del regno di Isabel II e della sua caduta; l'Infanta Maria Luisa aveva già regalato a
Siviglia parte dei giardini del Palazzo di San Telmo, la sua residenza, che da
lei avrebbero poi preso il nome, trasformati nel più bel parco cittadino. Scopo
della nuova costruzione era dare protezione le guardie che controllavano l'accesso
alla parte dei giardini rimasta agli Orleans. L'autore del progetto era
l'architetto Juan Talavera y de la Vega.
"Racconta la leggenda che don Antonio de Orleans, dopo la fallita
cospirazione per il trono di Spagna, giurò che un giorno sua figlia Maria de
las Mercedes sarebbe stata regina" scrive ABC.
Maira de las Mercedes aveva una bellezza fragile ed eterea ed era, soprattutto
una ragazza pallida e debole, per questo il medico ordinò che prendesse il
sole, nel tempo che dedicava a cucire, una delle sue attività preferite. E,
obbediente, la giovane aristocratica, scendeva nel piccolo castello a guardia
dei giardini del suo palazzo, per cucire e prendere il sole.
Dopo lo sfortunato regno di Amedeo I e la restaurazione dei Borbone, re
Alfonso XII visse per qualche tempo nell'Alcázar di Siviglia, innamorandosi
della città e della cugina Maria de las Mercedes. "Dicono che il re
lasciasse i suoi lavori nel Palazzo Reale e andasse a cavallo intorno al muro di
San Telmo fino ad arrivare a questo piccolo castello per la guardia, dove la
figlia del duca cuciva e prendeva il sole, per prescrizione medica"
racconta l'ABC.
L'amore tra il giovane sovrano e la fragile duchessina nacque così, in questi
incontri semi-clandestini, e li condusse poi alle nozze. Maria de las
Mercedes divenne regina di Spagna, così come si era ripromesso il suo ambizioso
padre. Ma per orrore dell'innamoratissimo marito, il clima di Madrid non aiutava
la salute della giovane regina. Così Maria de las Mercedes fu rimandata a Siviglia,
frequentemente visitata da Alfonso; fu lui a portarla a Sanlúcar de Barrameda, sull'Oceano Atlantico, alle foci del Guadalquivir,
nel disperato tentativo di rafforzare la sua salute. E, al vedere che non migliorava,
la riportò con sé a Madrid. La leggenda vuole che, al passare per Siviglia, di ritorno nella capitale, Maria de las Mercedes volle vedere per un'ultima volta,
il piccolo castello mudéjar in cui aveva preso forma il suo amore per Alfonso. Poco
dopo morì a Madrid, lasciando il marito e la Spagna costernati: alla sua triste
storia e al dolore del sovrano vedovo sono stati dedicati poemi e canzoni,
molte coplas del tempo hanno parole per lei.
Poco dopo il castello del Palazzo di San Telmo iniziò a essere chiamato il Costurero
de la Reina ed è così che è oggi ppolarmente conosciuto.
Ma la cosa più curiosa di tutte è che tutta la leggenda è falsa:
Maria de las Mercedes morì nel 1878, il castelletto fu costruito nel 1893. Però
è una storia così romantica e tocca ancora una volta il mito di Maria de las Mercedes,
che non si può più passare davanti a questo edificio senza pensarci.
Oggi, come molti edifici di questa zona di Siviglia, il Costurero de la Reina
non ha una destinazione all'altezza del suo fascino: nella parte inferiore c'è
uno degli Uffici del Turismo della città, nella parte superiore, in cui la leggenda
vuole che Maria de las Mercedes cucisse e prendesse il sole, ci sono gli uffici
del Consorzio del Turismo e alcune sale per esposizioni. Che è un po' la destinazione
d'uso che si regala agli edifici quando non si sa che farne.
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