I'm a shooting star leaping through the sky
Like a tiger defying the laws of gravity
I'm a racing car passing by like Lady Godiva
I'm gonna go go go
There's no stopping me
Così cantava il compianto Freddy Mercury nella canzone Don't stop me now. Ma non ho intenzione di parlare del leader dei Queen, anche se rimane comunque la voce maschile che preferisco in assoluto. Diciamo che ho preso in prestito questa canzone per introdurre la figura che vorrei presentare oggi: Lady Godiva.
Si tratta di un personaggio storico realmente vissuto nell'XI secolo a Coventry che, con il marito Leofric, si distinse come benefattrice di diversi conventi della zona. Non per niente, il nome originario anglosassone Godgifu o Godgyfu, latinizzato poi in Godiva, significa letteralmente "regalo di Dio".
Ma Lady Godiva non si dimostrò tale solo per le sue generose donazioni ai conventi. Secondo la leggenda, la nobildonna si rivelò un dono anche per la popolazione di Coventry. La versione originale della storia si trova nella parte del Flores Historiarum composta da Roger di Wendover (XIII secolo) e si riferisce all'anno 1057.
Allora la cittadina di Coventry era cresciuta grazie alla fondazione di un priorato benedettino da parte del conte Leofric. Ma a Leofric non bastava la condizione di prosperità della sua città; egli voleva che Coventry diventasse ancora più importante, addirittura che soppiantasse Londra.
Così, il conte si mise all'opera per abbellire il proprio paese. Purtroppo, però, ben presto si dovette rendere conto che i soldi che le casse di Coventry possedevano non erano sufficienti per raggiungere il livello di slendore che si era proposto. Perciò, Leofric impose ai propri sudditi delle pesanti tasse, minacciando di punire chiunque si fosse rifiutato di pagare. Il popolo di Coventry era in ginocchio e pregava continuamente perché il cielo venisse in suo aiuto.
Lady Godiva, la giovane e bellissima moglie del conte Leofric, non rimase insensibile alla sofferenza della gente. Al pensiero di quei poveretti, il suo viso si rigava di lacrime.
Un giorno Leofric, vedendola triste, le chiese la causa del suo malessere. La giovane donna supplicò il marito di abolire le ingenti tasse, perché non riusciva più a sopportare la misera condizione del suo popolo.
"Moglie mia, sai bene che i soldi delle tasse serviranno a rendere Coventry una città ricca e gloriosa" fu la risposta di Leofric, che poi continuò "Inoltre ho bisogno di denaro per comprarti tutte quelle splendide vesti che rendono giustizia alla tua bellezza."
Lady Godiva smise di piangere e guardò fissa il marito.
"Cosa intendi dire?"
"Senza vestiti e senza gioielli la tua bellezza non sarebbe così splendente. Se tu non ne avessi nessuno capirebbe che tu sei una dama di alto lignaggio, se passassi in città. Anche per questo mi vedo costretto ad aumentare le tasse."
Lady Godiva tacque, pensosa. Poi ebbe un'illuminazione e disse:
"Significa che se io attraversassi la città senza vestiti tu aboliresti le tasse?"
Leofric titubò alle parole della moglie. "Credo che potrei farlo, sì..."
"Ascoltami bene, allora: l'indomani stesso io attraverserò Coventry a cavallo coperta dei miei soli capelli. Non mi importa avere vesti sfarzose o gioielli preziosi, ma il bene del mio popolo."
E Lady Godiva mantenne la promessa. Cavalcò nuda per le vie della città senza che nessuno si affacciasse alla finestra per guardarla. I lunghi capelli le scendevano sul corpo come unico ornamento e due cavalieri (forse donne), l'accompagnavano nel suo pellegrinaggio.
Durante il percorso, un sorriso solcava il suo bel viso: sapeva di aver vinto e che il suo popolo avrebbe smesso di soffrire. Infatti, Leofric abolì le tasse e non vessò mai più il popolo di Coventry.
Lady Godiva cavalca per le strade di Coventry
Con gli anni, a questa versione se ne affiancarono molte altre, che aggiungevano sempre nuovi particolari. Alcune dicono che Leofric avesse espressamente vietato alla popolazione di affacciarsi al passaggio della giovane moglie. Altre per "nudità" intendono la mancanza di gioielli come ornamento di Lady Godiva, che erano il segno distintivo della nobiltà. Infine, nel XVII secolo si aggiunse l'episodio relativo a Peeping Tom, un sarto che disobbedì a Leofric e che fece un foro in una persiana per ammirare la bellezza naturale di Lady Godiva. Peeping Tom rimase tanto impressionato dall'avvenenza della donna che divenne cieco. Tuttora, nella lingua inglese, l'espressione Peeping Tom viene utilizzata per riferirsi a un guardone.
Anche ora ci servirebbero figure come Lady Godiva. Nonostante la sua cavalcata non sia stata accertata dal punto di vista storico, tutti noi, come il popolo di Coventry, aspettiamo questo "regalo di Dio": una persona che, più che alle sue ricchezze, bada al benessere del proprio popolo.
Fonti:- Wikipedia, voce "Lady Godiva";- Sito internet Le pagine di Pinu, "La leggenda di Lady Godiva"; - DALLERA, Francesco, "Lady Godiva".