In questi giorni ho seguito un’infinità di manifestazioni e non ho avuto il tempo materiale per aggiornare il blog. Provo a recuperare almeno parzialmente le notizie trascurate: a partire dalla lettera – pubblicata sulla rivista ufficiale della Farnesina, Longitude, e sul quotidiano turco Today’s Zaman – dell’ambasciatore di Turchia in Italia, Hakkı Akil, e d’Italia in Turchia, Gianpaolo Scarante. Il titolo è molto eloquente, “Italia e Turchia: più che solo amici”; e il contenuto tutto orientato a presentare la partnership italo-turca in termini idilliaci, in ogni settore: da quello politico a quello economico.
Io francamente trovo questa lettera non del tutto appropriata, sostanzialmente per due motivi:
- primo, in Italia prevale una percezione caricaturale della Turchia e i pregiudizi sono ampiamente diffusi, anche sui media semi-ufficiali come l’Ansa;
- secondo, a me non risultano iniziative congiunte italo-turche sul piano internazionale (Israele/Palestina, Libia, Siria, Cipro, Mediterraneo, Alleanza delle civiltà), mentre anche il sostegno italiano alla candidatura turca all’Ue rimane sul piano retorico senza produrre risultati eclatanti.
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