La lettera di Perri conferma la privatizzazione del servizio idrico. Torchio: Il futuro assenso dei Sindaci impedisce il ricorso al Tar e blinda le decisioni del direttivo Aato

Creato il 31 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Dopo il coro di proteste, manifestazioni di dissenso, catene umane attorno al palazzo, invito (a cinque giorni di distanza) di Pizzetti,

Era meglio Christina Perri – Hollywood Bowl – October 5, 2012 (Photo credit: starbright31)

che rimane favorevole alla privatizzazione, a ridiscutere la questione, arriva la richiesta del sindaco Perri di parlare dell’argomento in sede di assemblea dei sindaci.

Tuttavia Perri, come Pizzetti, conferma l’opzione privata e si limita a chiedere un’assemblea della quale tra assenteisti cronici, double face, tira indré, taia e medèga, eletti nei cda delle aziende, terrore per i depuratori, etc. si può ben immaginare lo sbocco.

Così di fronte a dubbi e vibrate proteste sull’uso del silenzio-assenso da parte del direttivo dell’Aato ed alle libere interpretazione dei verbali di precedenti sedute assembleari, votate dagli assenti, che hanno portato alla privatizzazione del servizio, si andrebbe ad una decisione blindata di conferma da parte dell’assemblea, mettendo una pietra tombale sulla possibilità di ricorso al Tar sui passaggi precedenti.

Nulla emerge da Perri sul faraonico piano d’ambito votato dal suo rappresentante all’Aato nonostante le molteplici richieste di ridimensionamento in ragione della riduzione delle risorse che non puo’ andare solo su pensioni e buste paga ma dovrebbe riguardare anche investimenti previsti pre spending review.

Nemmeno “en bùf” di collegamento alle decisioni assunte ed assumende da amministrazioni omologhe di centro-destra tra Lodi e Milano per mantenere il servizio idrico totalmente pubblico.

Son questioni che riguardano l’Aato e la Provincia, dice Perri… “mi son de Rovigo, non m’intrigo!” e intanto il suo assessore Bordi vota per la privatizzazione…e i sindaci vengono chiamati in assemblea per ratificarla.

Così dal combinato-disposto delle differenze e dei distinguo si confermerebbe un quadro d’insieme, non si comprende se gattopardesco o kafkiano, di conferma della privatizzazione.

Il dado e’ tratto, indietro non si torna, andiamo al cinema a cura dell’Anicagis… si diceva un tempo…e tutto torna.

Con un particolare: manca quel tocco di rispetto per le persone che non sono sempre bòn e cuiòn o minus habens.

Giuseppe Torchio
Lista Civica Provinciale


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