Ecco che mi fermo a riflettere e scrivo qui, in questo mio blog, che è anche un po' la mia casa.
La settimana che sta finendo è stata molto brutta per me. Mio padre se ne è andato, dopo una lunga ed invalidante malattia degenerativa. Era anziano e molto malato, ma per quanto sei preparato ad un evento del genere, non sei mai pronto davvero ad affrontarlo. Le cose brutte accadono comunque all'improvviso, senza avvisare. E la perdita ti lascia un gran vuoto.
Mi dico che il suo percorso terreno è finito qui, ma il suo ricordo e i suoi insegnamenti vivranno con me per tutta la vita.
Mio padre ha avuto un'infanzia molto triste, sofferta e difficile dopo la perdita della sua mamma, quando era solo un bambino. Non ha mai parlato volentieri dell'infanzia da "cenerentola" di lui e dei suoi tre fratelli, che la vita ha voluto separare. Lui così schivo e talmente mite da voler lasciarsi alle spalle per sempre i brutti ricordi. E purtroppo nell'età adulta ha dovuto combattere nuovamente, con tenacia e molta pazienza, per 32 anni contro il morbo di Parkinson. La sua unica fortuna è stata quella di aver potuto affrontare tutto questo duro percorso con la forza di mia mamma e il suo infinito amore per lui. La nostra famiglia non si è mai lascia abbattere dal progredire della malattia, cercando di vivere giorno per giorno, con il sorriso, senza avere troppe aspettative.
E' solo grazie ai miei genitori e alle lezioni di vita che mi hanno dato, che sono diventata la persona che sono.
Per cui oggi mi fermo un attimo, sopraffatta dai ricordi e dalle vecchie foto...
Domani è un altro giorno... Riprenderò i miei post più leggeri e frivoli, cominciando con i miei lavori arretrati.
Ma oggi dico solo... ciao papà e grazie per tutto quello che mi hai dato.
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