Lo scorso 27 maggio la polizia di Barcellona ha sgombrato con la forza i manifestanti di plaza de Catalunya, che dopo poche ore hanno occupato nuovamente la piazza.
Lo racconta al Collettivo WSP Francesca Oggiano, fotografa freelance trasferitasi a Barcellona e che vive in prima persona la lotta degli indignatos di Spagna.
(c) Francesca Oggiano - Acambadabcn, 27 maggio 2011
Guarda l’intero reportage: Acampadabcn 27M “La libertad nos une. La union nos libera”
Ma chi sono le persone dell’ Acampada di Barcellona? Dal loro sito traduciamo i loro principi:
Siamo persone venute qui liberamente e volontariamente e che dopo la manifestazione del 15 maggio hanno deciso di restare uniti e diventare sempre più numerosi nella lotta per la dignità. Non rappresentiamo nessun partito e nessuna Associazione e da nessuno siamo rappresentati.
Ci unisce la rabbia per le nostre vite precarie e per la disuguaglianza sociale, ma soprattutto quello che ci tiene uniti è la voglia di cambiamento.
Siamo qui perché vogliamo una società nuova che dia priorità alla vita al di là degli interessi economici e politici. Ci sentiamo schiacciati dall’economia capitalista ed esclusi dal sistema politico attuale, che non ci rappresenta. Puntiamo ad una trasformazione profonda della società e soprattutto che la società stessa sia la protagonista di questo cambiamento.
Ci credevano addormentati. Credevano che avrebbero potuto continuare a privarci dei nostri diritti senza che opponessimo resistenza. Si sbagliavano: stiamo lottando – pacificamente ma con determinazione – per la vita che noi meritiamo.
Abbiamo imparato dal Cairo, dall’Islanda, da Madrid. E’ ora di estendere la lotta e prendere la parola.