L'ho letto in pochi giorni e mi sento di consigliarlo caldamente.
Valentina Pattavina è un'autrice che ha scelto, come ambientazione del suo primo romanzo, il mondo dei libri. Lo ha fatto dando dimostrazione della conoscenza che ne ha e rendendo oltremodo piacevole la lettura grazie ai riferimenti a passi, citazioni, titoli... La narrazione è molto efficace, a mio modo di vedere: l'autrice riesce a catturare il lettore svelando pian piano ed in modo discreto la personalità della protagonista, facendo emergere la sua storia con discrezione, all'interno di quella che è la storia principale, un giallo che torna dal passato nella vita di una serie di personaggi che permettono all'autrice di descrivere un simpatico ed imprevedibile quadretto della La protagonista si trova a vivere ad Orvieto e le descrizioni che l'autrice dà di ciò che vede attorno a se permettono al lettore di avere la sensazione di trovarsi lì, sul posto.La storia è scorrevole e la narrazione è un misto di humor, dramma, paure, emozioni e quotidianità che risulta molto azzeccato.Mi sento di condividere la definizione che Vincenzo Mollica, nell'ultima di copertina, fornisce dell'autrice: "Valentina Pattavina è una scrittrice irresistibile. Dov'era stata nascosta finora?".Il libro ha avuto un seguito che mi riprometto di leggere quanto prima. Lei, così dichiarò in occasione della presentazione del libro, non si sente una scrittrice di gialli ma Matilde, la protagonista, è proprio con un giallo che si trova alle prese. Un giallo risalente a dieci anni prima ma che riserva molte sorprese, a dir poco sconvolgenti.Consigliato.***La libraia di OrvietoValentina PattavinaFanucci Editore16.00 euro