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La lingua e l'uomo

Creato il 07 ottobre 2010 da Kata
Trovo affascinante quanto le lingue siano l'espressione dello spirito di un popolo e abbiano implicazioni filosofiche. Ti fanno capire come un popolo (almeno tradizionalmente e storicamente) percepisce l'essere umano. Quando mi chiedono della lingua ungherese racconto spesso che nella mia lingua non esiste il concetto di genere. Non solo i sostantivi non hanno un genere (neanche in inglese ce l'hanno), ma non esiste neanche la distinzione tra lui e lei, she or he, c'è solo un "ő" che indica un essere umano. Così mi è tornato molto difficile all'inizio dover imparare che quando parlo con una persona in italiano devo tener conto del suo sesso, e lo stesso se parlo di una terza persona in inglese. Non mi torna naturale. La mia lingua non fa alcuna distinzione tra uomo e donna, non la percepisce sul piano linguistico-grammaticale.
Stasera facendo un po' di esercizi di lingua svedese, ho scoperto con piacere che lo svedese ha una parola per dire "essere umano" (människa) che è una parola diversa dalla parola che indica il maschio. L'italiano e l'inglese usano la stessa parola per l'uomo inteso come maschio e l'uomo inteso come essere umano. L'inglese si salva un po' con la parola human, ma solo perché di origine latina, e in realtà sarebbe un aggettivo che significa "umano" che deriva sempre dalla parola "uomo". Guardando la parola svedese, pure människa è una derivazione di "man" cioè uomo, quindi alla fine siamo allo stesso punto...
Devo un'altra volta constatare che le lingue indoeuropee si assomigliano un po' tutte e hanno lo stesso approccio verso l'essere umano. L'ungherese è qualcosa di diverso. Noi abbiamo una terza parola per dire "essere umano": ember che etimologicamente non c'entra né con la parola "uomo" (férfi) né con la parola "donna" (nő). E' interessante poi osservare come questa parola, ember, in passato sia stata utilizzata anche per indicare il maschio ma non la donna, assumendo l'atteggiamento di una società maschilista come storicamente quella europea in cui il popolo magiaro si è assimilato. Ma l'ungherese è una lingua di origine orientale, di provenienza incerta e discussa, e questa origine si fa sentire nei concetti grammaticali.

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