Ricordo che una mia amica diceva di volersi sposare perché adorava l'idea della lista di nozze: “io scelgo i regali e gli altri li comprano!”.
Non si è ancora sposata. E vive da sola da così tanto tempo che al momento delle nozze sicuramente non avrà più bisogno della batteria di pentole o della lavatrice!Oggigiorno, la maggior parte delle coppie arriva al matrimonio dopo anni di convivenza, quando hanno già acquistato un po’ alla volta tutte le necessità per la casa, e non c'è bisogno di fare una vera e propria lista di nozze. Magari agli Sposi manca solo il televisore ultimo modello o il servizio di piatti “delle occasioni”, ma in quella circostanza è più semplice avanzare una richiesta specifica ai testimoni e agli amici. Per coscienza, consiglio di effettuare ugualmente una piccola lista di nozze, per evitare l’arrivo di una serie di regali orrendi quanto inutili: una sfilza di servizi da té, vasi in quantità tale da aprire un vivaio, o una collezione infinita di centrotavola improbabili, davanti ai quali si è anche obbligati a fingere esclamazioni di gioia. Gli ospiti all’antica si comportano come se, durante la convivenza, la coppia abbia patito la mancanza di suppellettili e portavivande. In più, sembra quasi che lo facciano apposta a regalare oggetti minimalisti per chi ama il vintage, o al contrario, argenteria classica per le coppie hi-tech. Questi regali indesiderati , in genere, finiscono a far polvere nel ripostiglio oppure a qualche pesca di beneficienza. Perché allora non anticiparne la destinazione facendo un piccolo atto di solidarietà? Si potrebbe incoraggiare gli ospiti a raccogliere una somma di denaro da destinare ad un ente di ricerca, come già propone Zankyou, oppure realizzare una lista “alternativa” con prodotti da donare a qualche associazione di volontariato del vostro territorio.Sarà perché nel periodo di Natale siamo tutti più buoni, ma qualcuno mi ha già dato ascolto e sta valutando la possibilità.
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