Apprendiamo oggi dal Corriere Adriatico che l’Amministrazione Comunale montegranarese dà segnali di vita e questo è confortante. È Giancarlo Venanzi, il “coordinatore della maggioranza”, questa nuova figura politica inventata dall’estro dei nostri amministratori per ricollocare l’ex Presidente del Consiglio Comunale nonché ex assessore in molteplici e multicolorate amministrazioni nonché ex leader dell’ormai defunto PRI fermano e tuttora uomo di punta della politica nostrana nonostante il disimpegno elettorale delle ultime amministrative e la presenza di rappresentanze familiari in seno alla giunta, a informarci che, nell’ultimo anno di vita di questa maggioranza, verrà realizzata una lista di interventi atti al “miglioramento qualitativo della città con opere che toccano la sfera quotidiana dei cittadini” che, tradotto in linguaggio comune, significa che hanno trovato i soldi per fare un po’ di ordinaria manutenzione. Più che trovati i soldi direi che li hanno risparmiati, non avendo praticamente effettuato alcun intervento, se non quelli improrogabili, negli anni precedenti. Ma nel 2014 ci saranno le elezioni e quindi…….
Tra i vari intenti della lista di Venanzi spiccano due punti, uno positivo e uno negativo. Quello positivo riguarda la volontà di risistemare la cosiddetta “piazzetta delle erbe” che, invero, versa da anni in uno stato pietoso e, essendo parte dell’arredo urbano del corso principale, diventa fonte di vergogna e scandalo quando forestieri non avvezzi al degrado montegranarese vengono in visita e passano di lì. Bene quindi. Male invece per quanto riguarda il Municipio che non rientra nelle priorità dell’Amministrazione coordinata da Venanzi. In sostanza il Comune non è interessato alla propria casa e al fatto che il tetto gli stia cadendo in testa. Questo la dice lunga sulla reale volontà di intervento per il centro storico. Come si faccia, infatti, a convincere i proprietari di fabbricati fatiscenti ad intervenire quando l’ente pubblico lascia i suoi fabbricati, anzi, la propria sede principale, nel più completo degrado rimane un mistero. E la dice lunga anche sulla visione di insieme che l’amministrazione comunale ha del problema centro storico, in barba a progetti di recupero richiesti all’università e profumatamente pagati per rimanere, evidentemente, lettera morta.
Non ci sono soldi per far tutto, è chiaro. Ma per quanto riguarda il Municipio mi piace ricordare che, nel 2012, l’Archeoclub che presiedo presentò un progetto di recupero del Teatro Novelli, la storica sala decorata deliziosamente dal Galassi che è ubicata al primo piano del Palazzo Comunale, che avrebbe permesso il restauro del teatro a costo zero per il Comune. A questi, però, spettava il rifacimento del tetto. Ci si disse che non c’erano soldi per farlo, per poi apprendere che lo stesso Comune ha assegnato alla squadra di pallacanestro circa 175.000 Euro in cinque anni mentre per la casa comune non c’è un centesimo. Ma per iniziare la campagna elettorale i soldi ci sono, eccome.
Luca Craia