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La Lombardia e le scelte del centrosinistra

Creato il 15 ottobre 2012 da Antonioriccipv @antonioricci

Il momento è convulso, va subito chiarito che è ancora tutta da verificare.

La Lombardia e le scelte del centrosinistra

Dopo l’arresto dell’Assessore regionale alla casa Zambetti la Lega Nord ha deciso di chiedere elezioni ad aprile in concomitanza con le politiche e il PDL pare abbia scaricato il Celeste Formigoni.

Il quale potrebbe convocare subito le elezioni e presentarsi con una lista civica.

Pare, anche perché tutto può cambiare da un momento all’altro.

Sicuramente il centrosinistra non deve commettere errori macroscopici di fronte alla possibile caduta di Formigoni e alla fine di un ventennio.

Il segretario democratico Maurizio Martina ha tracciato una buona strada: patto civico, primarie e programma.

Il primo errore da evitare è di abbandonare la strada della partecipazione che ci ha portato al successo nella città di Milano.

Certo la regione è un’altra partita, molto più complicata.

Va ricordato che a Milano all’inizio ben pochi speravano in una vittoria che invece è arrivata.

Seguire la strada siciliana sarebbe la sconfitta sicura.

In Lombardia non si può che seguire la strada milanese pena perdere le elezioni.

C’è il problema dei tempi nel caso Formigoni fissasse le elezioni non in primavera ma in Gennaio.

In questo caso potrebbero esserci tempi molto stretti ma pensiamo che una legittimazioni popolare possa e debba essere messa in campo.

La scelta del candidato è molto importante, una scelta di rottura diviene a questo punto necessaria, anche qui pena la sconfitta.

Poi contenuti, idee e ascolto.

Intanto, i primi nomi ci sono già.

C’è l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci che, oltre alla corsa nazionale, ha dato la sua disponibilità in Lombardia.

In casa Pd anche Pippo Civati guarda allo scenario nazionale. Eppure dice: «Siamo tutti candidabili: il problema è capire come ci si confronta e si sceglie. Io? Sarei un pazzo se non pensassi a questa sfida che è la più vicina alla mia traiettoria».

Dopo Giulio Cavalli di Sel, si fa avanti il socialista Roberto Biscardini.

Circola il nome del segretario provinciale del Pd Roberto Cornelli.

Così come diverse voci della società civile vorrebbero vedere impegnata la ginecologa Alessandra Kustermann che ha lanciato un appello anti-corruzione e organizzato un altro presidio domenica prossima.

In fine vanno, ovviamente, evitate scelte alla Penati.



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