La Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli (da Repubblica.it)
La mia Chiesa preferita in assoluto
Miei cari,
oggi mi sono resa conto di una cosa veramente assurda, alla faccia della perdita della fede. Oramai siamo giunti al punto tale che c’è la lotta per il sacramento della confessione. Non scherzo.
Ogni settimana vado alla Chiesa del Gesù per confessarmi. In media vado sempre dallo stesso prete ma comunque, se c’è molta gente, mi accontento, perché alla fine l’importante è l’assoluzione. Tra persone civili, ci si mette in fila – o quasi – in prossimità dei confessori e si aspetta il proprio turno. Ebbene, ho assistito a un paio di scene di vero panico.
Tra signore di una certa età che per passarti avanti frapponevano tra te e un banchetto il loro carrellino della spesa, facendoti rischiare la rottura del menisco, altre che ti suggeriscono di “fare ambress” manco fossimo in fila alla posta, signori che approfittano di un tuo momento di distrazione perché magari sta ammirando l’affresco di Sant’Ignazio posto nel transetto della Chiesa, per buttarsi a pesce sul confessore. E infine, la migliore. L’adorabile vecchina che ti chiede di passare avanti perché tanto a lei “è cosa di cinque minuti”. Beata lei, pecca poco. Ma dico io, dove stiamo?
Ho capito che tutti hanno bisogno di parlare, di chiedere aiuto a Dio, che stiamo largamente inguaiati ma perché bisogna assistere a questi fenomeni? Non si può fare come una volta e attendere il proprio turno, magari pregando che il buon Gesù ci dia veramente una mano? Mah.
E voi? Andate a confessarvi? e se sì, avete notato questa cosa?