La Lotus potrebbe essere davvero il team di riferimento per la Renault in questa stagione. Il team di Enstone ha scelto un approccio più conservativo rispetto alla Red Bull alla luce delle esigenze del motore francese.
Dai primi test è subito emerso che il V6 francese ha bisogno di un ottimo raffreddamento per poter funzionare al meglio, senza contare i numerosi problemi occorsi alle batterie e ai software di gestione. Nella quattro giorni di Sakhir la Lotus di Maldonado è stata la più veloce tra le vetture motorizzate anche se distante ben 5,5 secondi dal miglior tempo di Rosberg.
E’ chiaro che in questa fase la Red Bull deve assolutamente cercare di risolvere i suoi problemi di surriscaldamento, si parla addirittura di una versione B della RB10 pronta per il GP di Spagna. In tutto questo tempo la Lotus potrebbe giocare il ruolo di team di riferimento per il costruttore francese mentre il team campione del mondo è impegnato a limitare i danni.
“Le richieste di raffreddamento sono davvero enormi rispetto al V8 che conoscevamo”, ha dichiarato Nick Chester, direttore tecnico della Lotus. “I sistemi di recupero di energia sono molto complicati e devono essere raffreddati. Trovare un buon compromesso tra scorrevolezza e buon raffreddamento è molto difficile. C’è bisogno di una buona superficie di raffreddamento, la giusta quantità di liquidi e una buona circolazione dell’aria se fa troppo caldo”.
La Red Bull sin dalla presentazione è apparsa troppo estrema al posteriore, ma solo i test hanno poi rivelato che quella scelta non è stata la migliore. La Lotus ha studiato molto le esigenze del motore Renault e probabilmente ha fatto le scelte giuste.
“Abbiamo impiegato un sacco di risorse per la cura dei dettagli intorno al motore e dei suoi componenti. Abbiamo anche dato un po’ di spazio per giocare sul raffreddamento perché sapevamo di non avere tempo per tornare [indietro] prima della prima gara”.
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