La luce del sole sulla realtà

Creato il 01 marzo 2011 da Crjcrj
"Se potessi tornare indietro non so se rifarei tutte quelle cose. Ma probabilmente sì. E' dalla vita reale che si raccolgono le storie. E le storie più incredibili sono quelle quotidiane."
"Sono d'accordo con te. E' quasi scandaloso, per chi è in grado di accorgersene: quanta fantasia c'è nel reale, nella vita di tutti i giorni. Si tratta di ritrarla nel modo giusto, di darle forma o parola, ombra o silenzio, luce che immobilizza o buio che sospende", continua Hopper guardando il cielo.
"Proprio così. Ma c'è un'altra cosa che considero fondamentale. E' una cosa che chi fa arte deve avere a qualunque costo", dice Carver.
E continua: "Anche a costo di apparire banale, parlo della capacità di rimanere a bocca aperta davanti a qualcosa, qualsiasi cosa [...]"

Continua il mio tentativo di assaporare slowly le mie giornate, la mia quotidianità. E allora, quale miglior racconto di questo, espressione di pura magia fatta di sguardi, di spazi, di parole, ma soprattutto di silenzio?! :-)
Quanta voglia di farsi stupire dal mondo circostante, quanta verità, quanta dolcezza, quanta poesia in questo estratto dal racconto dal titolo altrettanto stupendo "Si parla troppo di silenzio" di Aldo Nove.
Un incontro immaginario. America, 1958.
Da una parte: un giovane di vent'anni, sposato e padre di una bambina di pochi mesi, ritorna a Paradise, in California. Il ragazzo sbarca il lunario facendo i più disparati lavori. Quel ragazzo si chiama Raymond Carver e il suo sogno è quello di diventare uno scrittore.
Dall'altra parte: Edward Hopper, ormai pittore affermato, in viaggio negli States con la moglie Jo.
Vicino al fiume Butte Creek, l'incontro casuale tra lo scrittore e il pittore, ed ecco nascere la magia di una nuova dimensione, un altrove, fatto degli imperturbabili silenzi dei loro sguardi.


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