Ne "La luna e la focaccia" (edito da Progedit, 160 pagine) Vittorio Stagnani, storico delle tradizioni e della gastronomia, ricostruisce la storia di un basilare e antico alimento mediterraneo, soffermandosi in particolare su una delle varietà, la focaccia barese, tra le più tradizionali e tipiche italiane.
Cominciando dalla preistoria l’autore ne segue sapori, profumi, colori, sino ai giorni nostri, con una scorribanda nelle varie età, che ne fa un piatto principe di ogni civiltà. Scopre così, per fare un esempio, che il nome deriva dal latino panis focaceus (pane cotto al focolare) e che la pizza napoletana è figlia delle prime focacce azzime, dalle quali poi l’ingegno napoletano ha generato l'alimento tricolore.
Ma le varianti che si possono gustare in giro per il mondo e per le regioni italiane, tra forni antichi e forni ultramoderni, trovano, insieme alla sua storia, una pronta registrazione in quella che potremmo definire una enciclopedia della focaccia.
La focaccia è, per chi ancora ne apprezza la genuinità, la colazione, lo spuntino, persino la cena del buongustaio che intende nutrirsi bene e con il numero giusto di calorie. Un trancio di focaccia, accompagnato da un’insalata o da un frutto, costituisce un pasto completo e abbordabile con una modica cifra.
A volte si accendono animate discussioni se è preferibile sottile o più spessa, croccante o soffice. Poi c'è chi preferisce consumare la focaccia togliendo i pomodori o mangiandoli. Addirittura gli amanti dissertano se è meglio mangiarla stando in piedi e camminando, perché sostengono essere la focaccia un cibo da strada, oppure stravaccati su una spiaggia.
Focaccia che fa rivivere ricordi, odori e sapori di gioventù, focaccia paragonata alla luna o a un seno da mordere, focaccia che ispira l’arte di un maestro come Michele Damiani, che la illustra con le sue tavole dipinte giusto per questo libro.
RECENSIONI
Con l'inconfondibile copertina di Michele Damiani è stato pubblicato da Progedit il volume di Vittorio Stagnani, giornalista e scrittore, "La luna e la focaccia".
Stagnani in questo volume ricostruisce la storia della focaccia barese, un alimento tra i più tradizionali e tipici italiani, partendo dalla preistoria, seguendo sapori, profumi e colori, sino ai giorni nostri, con una ricchezza di informazioni, storia, notizie, curiosità, tradizioni, ricette, varietà, ricordi e sapori. L’autore ha avuto la pazienza di interpellare decine e decine di personaggi tra scrittori, giornalisti, attori, poeti, pittori, registi, insegnanti, avvocati, gente comune, chiedendo ad ognuno di essi qualche particolare ricordo o curiosità sulla nostra buona e insostituibile "fecàzze". Ne è venuto fuori una sorta di vademecum della focaccia nel quale si legge di tutto: se si deve mangiare in piedi o seduti, se bere birra o vino. Insomma la focaccia fa rivivere ricordi, odori e sapori di gioventù, focaccia paragonata alla luna o a un seno da mordere, focaccia che ispira l’arte di un maestro come Michele Damiani, che la illustra con le sue tavole dipinte giusto per questo libro. Potrebbe definirsi l’enciclopedia della focaccia, perché Stagnani parla anche delle "sorelle", ossia le "altre" focacce, quelle di altre regioni e di altri paesi. Ed oggi possiamo contare anche sul Consorzio della focaccia barese, costituito il 14 aprile 2010, presieduto da Giovanni Di Serio.
Oltre alla numerose chicche presenti nel volume di Stagnani, sono da registrare le considerazioni di persone illustri, come il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, che della focaccia scrive che è "uno dei grandi piaceri della vita". Corrado Petrocelli, Magnifico Rettore dell’Università di Bari, nella sua presentazione sottolinea come l’insostituibile alimento sia "Invitante, accattivante, seducente la fragranza della focaccia (nelle sue innumerevoli e fantasiose varianti) è uno degli odori che da sempre hanno la capacità di farsi catturare (e così di catturarci) mentre fluttuano nell’aria, Un ‘filo’ un’‘ombra’ che si insinua per le strade e nei vicoli, mescolandosi con la brezza salmastra e lieve dando vita a quell’essenza che ci ha accompagnato, sin dagli anni della prima scuola…”. Anche il Presidente della Camera di Commercio, Alessandro Ambrosi, esprime il suo parere sulla focaccia adagiata ‘iìnd’a la tiedde che na crosce d’egghie’. “È l’olfatto la miglior bussola per farsi orientare nella ricerca, e ad innestare un desiderio cui è difficile rinunciare. Un’esperienza che non ci si stanca mai di ripetere".
Tra le curiosità relative alla focaccia, vi è quella riferita a Pasquale Sorrenti, scrittore e poeta barese, gestore di una libreria in via Andrea da Bari, il quale una mattina aprendo il suo negozio, notò un gran disordine, un buco al muro, calcinacci disseminati qua e là, libri per terra. Normalmente in queste occasioni ci si agita, si chiama la polizia, ecc. Ma il buon Sorrenti non si scompose più di tanto. Posò la sua borsa, richiuse il locale e si diresse verso il "suo" panificio Arciuli in via Roberto da Bari e si mangiò la sua solita mezza ruota di focaccia. Dopo di che tornò in libreria, imprecò quanto bastava e telefonò ai carabinieri.
Infine, per concludere, una quartina di Giovanni Panza (1916-1994), a proposito della focaccia:
Che taralle e che fecazze Tu t’allicche le mestazze. Come calde d’o furne iesse Pu uaddore diviinde fesse.
Tarallini e focaccette
son delizia del palato
così buone, così schiette
dal profumo sei incantato
Vittorio Polito
Barisera
L'AUTORE
Vittorio Stagnani (Roma 1942), giornalista e scrittore, collabora a numerose testate. Ha scritto, per i nostri tipi, "Cucina vecchi buoni piatti di Puglia e Lucania" (Bari 2004), "Sotto schiaffo. Storie di usura" (Bari 2005), "Lunari di Puglia" (Bari 2006, con Vito Maurogiovanni e Nino Lavermicocca) , “Puglia Fuori Strada" (2008, con Corrado Palumbo) e "I racconti della pentola" (2010).
PRESENTAZIONI
Domenica 16 Settembre 2012, alle ore 19.00
presso la Villa “Tenuta Pinto Country House” (ex Villa Gallo) in Brenca
In occasione della rassegna "Baricentro di cultura in collina"
Giovedì 27 Settembre 2012, alle ore 21:00
a Bitritto (Ba), presso Ristorante "La campagnola"
Cena con l'autore Vittorio Stagnani
per info http://lacampagnolabitritto.jimdo.com/
questo libro è stato proposto dalla casa editrice Progedit via De Cesare, 15 70122 Bari
tel. 080/5230627 fax 080/5237648