Forse non tutti sanno che la storia degli Oscar affonda le radici nella Los Angeles del lontano 1929 e che la statuetta-un omino armato di spada placcato in oro 24 carati-, è alta 35 centimetri e ha un valore commerciale di circa 295 dollari.
L’edizione Oscar appena trascorsa è scorsa molto “tranquilla”. Forse troppo.
Nessun brivido dell’imprevisto, nessun rovesciamento last minute: l’edizione numero 84 si conferma senza dubbio l’anno di The Artist, la brillante opera francese che ha fatto incetta di tutti i premi più ambiti.
Il protagonista della gratificata pellicola, Jean Dujardin, si è presentato fascinoso con uno smoking d’ordinanza e con una capigliatura ordinata e gelatinosa, dallo stile retrò in perfetta armonia con il suo film.
L’attore non si è risparmiato davanti ai flash dei fotografi che desideravano immortalarlo a braccetto con l’altra star indiscussa di questa edizione degli Oscar: una raggiante e aurea (in tutti i sensi) Meryl Streep, cui non è difettata la standing ovation della platea in visibilio per l’ennesimo Oscar (la sua interpretazione in “The Iron Lady” è da antologia del cinema).
Grande commozione ha suscitato l’omaggio alle stelle dello star-system scomparse da poco: Liz Taylor, Whitney Houston e il genio della modernità Steve Jobs, che con la sua Pixar ha segnato la nuova era del cinema.
Veniamo ora agli ospiti della notte degli Oscar: come sempre accade, tutti hanno voluto stupire con effetti speciali: chi per eleganza, chi per l’originalità.
Partiamo dall’avvenimento più sconvolgente: sul red carpet è stata avvistata una suora, ovverosia Madre Dolores Hart, che lasciò Hollywood nel 1963 dopo aver recitato in vari film con Presley, George Hamilton e dopo aver partecipato ad un film su Santa Chiara. La sua presenza alla notte degli Oscar era legata al documentario ‘Dio è più grande di Elvis’, candidato all’Oscar, che racconta proprio la storia straordinaria della 73enne.
Ma c’è anche chi voleva calcare il red carpet della cerimonia degli Oscar vestito come un dittatore: Sacha Baron Cohen, (nel cast di ‘Hugo Cabret’ candidato a 11 premi Oscar), ha sfilato con il costume del Generale Aladeen (a breve l’attore interpreterà questo controverso personaggio storico in un film).
A contendersi la palma delle scollature più audaci sono state la portoricana Jennifer Lopez e la californiana Cameron Diaz, entrambe in tonalità naturali. JLo indossava un abito Zuhair Murad interamente ricoperto di luminosi cristalli; la statuaria Cameron Diaz ha scelto un italianissimo Gucci color sabbia.
A detta di molti, la più bella del reame resta Angelina Jolie, cha ha conferito a Woody Allen il riconoscimento per la ”Miglior sceneggiatura originale” di “Midnight in Paris”.
La diva era fasciata in un Versace nero, sontuoso e raffinato, con uno spacco capace di offuscare tutto…persino il suo accompagnatore Brad Pitt, rabbuiato per tornare a casa senza statuetta (era candidato come miglio attore per “Moneyball”).
La lunga notte degli Oscar: la cerimonia e i partecipanti
Creato il 28 febbraio 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinemaPotrebbero interessarti anche :
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