Una tappa dei miei viaggi è stata Loreto, con il suo celebre santuario. Ciò che distingue questa chiesa dalle altre è la leggendaria presenza al suo interno della casa della Madonna.
La "Santa Casa" vista dall'esterno
L'interno della casa
Si tratta, secondo la tradizione cristiana, della piccola casa di Nazareth dove viveva Maria. Proprio in quella casa, la Madonna ricevette l'annunciazione della prossima e prodigiosa maternità dall'arcangelo Gabriele e visse con Gesù e Giuseppe per un imprecisato periodo di tempo. Lì si riunirono anche gli Apostoli dopo la Resurrezione, celebrando l'Eucarestia come il Maestro aveva insegnato loro.
Questa dimora è dunque un luogo importante nella tradizione cristiana. Ora facciamo un importante salto temporale e arriviamo all'anno 1291. Siamo nel mese di maggio, in Terra Santa, dove i Turchi selgiuchidi hanno preso il potere. La leggenda vuole che il 10 di maggio alcuni angeli avessero prelevato la casa di Maria per trasportarla in volo da Nazareth a Tersatto, vicino all'odierna Fiume. Furono dei boscaioli a trovare quella casa misteriosa e a informare del fatto il parroco don Alessandro, che non poteva recarsi sul posto a causa di un'infermità che lo costringeva a letto. Ma non fu necessario che il parroco si muovesse dalla sua casa per avere notizie più precise. La Madonna stessa apparve a don Alessandro per certificare che quella era veramente la casa dove ella aveva vissuto e dove Pietro aveva celebrato la prima Eucarestia. Come segno dell'apparizione, don Alessandro venne guarito dalla malattia. La straordinaria notizia giunse anche agli orecchi del conte Nicolò Frangipani, governatore all'epoca di Dalmazia, Croazia e Illiria. Costui decise di inviare una delegazione in Terra Santa, che potè constatare l'effettiva sparizione della casa di Maria in Palestina.
Traslazione della "Santa Casa" a opera degli angeli
Il viaggio della Santa Casa, però, non finisce qui. Tre anni e sette mesi dopo la prima traslazione, gli angeli ripresero nuovamente la casa e la posarono presso Ancona, dove attualmente sorge la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora, il cui nome si riferisce proprio a questo episodio. "Posatora" deriverebbe infatti dalla locuzione latina posa-et-ora, fermati e prega. Dopo otto mesi soltanto, gli angeli spostarono ancora la casa vicino a Porto Recanati, presso località Banderuola. Dei pastori di quei luoghi videro una luce abbagliante uscire dalle nubi e, avvolta dal bagliore, la casa. Ma si trattava di un luogo troppo pericoloso per la dimora della Madonna, poiché da una parte vi era il pericolo delle invasioni turche dal mare, e dall'altra i pellegrini rimanevano vittime di numerosi malfattori che derubavano i fedeli. Così, gli angeli trasportarono la casa su un terreno poco distante, posseduto dai fratelli e conti Stefano e Simone Rinaldi di Antici. Costoro tentarono di trarre profitto personale dalla presenza della casa appropriandosi delle offerte dei pellegrini. I fratelli giunsero addirittura a inviare una petizione al papa Bonifacio VIII per ottenere il titolo di proprietà. Stando così le cose, gli angeli decisero di traslocare per l'ennesima volta e come località decisiva scelsero un luogo pubblico, che nessuno avrebbe potuto reclamare: una collina coperta da lauri. Dalla parola latina laurus, il luogo assunse il nome di Lauretum, l'odierna Loreto. Era la notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294. Per questo da allora, nelle Marche si diffuse l'usanza di accendere, la notte tra il 9 e il 10 dicembre, dei grandi fuochi (detti "focaracci") per illuminare il cammino alla Santa Casa. Il 10 dicembre si celebra tuttora nel mondo cattolico la festa della Madonna di Loreto, che coincide con la giornata della Marche. Dal 1920, la Madonna di Loreto divenne anche patrona degli aviatori, proprio per l'affinità tra gli aeronauti e gli angeli che trasportarono la Santa Casa in volo.
Le discussioni sulla veridicità della leggenda sono ancora accese e lontane da una conclusione soddisfacente. Ciò che è veramente suggestivo, però, è l'atmosfera di raccoglimento che vi è all'interno del Santuario di Loreto. E' vero che vi sono anche dei negozi, come la libreria presente nel complesso della chiesa e delle piccole attività vicine al Santuario che ne sfruttano la popolarità per trarre dei profitti, come già succedeva in passato. Ma all'interno della chiesa, nonostante i numerosi turisti, ci si sente davvero accolti. Le celebrazioni non vengono interrotte per l'afflusso dei visitatori, diversi religiosi, all'interno delle cappelle del santuario, si pongono all'ascolto dei fedeli, tentando di dare una mano a chi soffre. Perfino l'aspetto del Santuario sembra richiamare alla comunione tra popoli diversi, come dimostra la coesistenza di stili diversi (tedesco, americano e polacco) per ogni cappella. Leggenda o no, forse è per questo che gli angeli hanno lasciato la Santa Casa a Loreto. Perché nonostante la speculazione economica superficiale, lo spirito della Madonna, che accorre in aiuto dei suoi fedeli, è rimasto intatto nei secoli.
Fonti:
- MOR, Emanuele, "La traslazione a Loreto della casa di Nazareth"; - Wikipedia, voce "Loreto".