Non giudico e non voglio pensare a nulla che riguardi imbrogli e truffe contro la credulità popolare, (Vi rimando alla storia se vorrete , seguendo questo link); sento solo che in questo luogo, che visito ormai da 5 anni, trovo sempre un grande conforto ai momenti di difficoltà della mia vita . E’ un posto che non cambia mai.
Non si vedono negozi o pulmann che gareggiano a chi porta più turisti o a chi vende più madonne. Da cinque anni c’è solo una piccola bancarella-camper .
La chiesetta, dedicata al vescovo Sant’Agostino situata nella località Pantano, non è diventata un grande santuario , ma è rimasto un luogo semplice, di preghiera, senza business di alcun genere. All’interno vi è una piccola teca di vetro dov’ è custodita la Madonnina di Medjugorie. Osservandola attentamente si possono notare ancore tracce di colore rosso al centro del viso, e una scalfittura sulla testa. Anche io l’ho fotografata a distanza ravvicinata, per un ricordo e per condividerla con voi.
Non si può descrivere la sensazione di serenità che si respira in questo luogo. Un mesto e silensioso movimento di pellegrini che, di passaggio, si fermano a pregare o ad ascoltare la messa, è l’unico rumore che si fonde con le preghiere e il Rosario guidato dalle suore Agostiniane.
Al lato dellla teca vi è un grande quaderno dove chi lo desidera lascia un pensiero o una preghiera. Sono tanti coloro che ringraziano per la protezione che la Madonna ha dato loro tutte le volte che l’hanno invocata in occasione di malattie, parti difficili, difficoltà di maternità, incidenti stradali ecc. ma soprattutto ringraziamenti per aver ritrovato la fede o la speranza in una vita diversa.
Il giorno di Pasqua, alla messa del pomeriggio, i pellegrini erano più numerosi del solito e i sacerdoti hanno dovuto concelebrare la Santa messa in un tendone accanto al piccolo santuario.
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