Anche stando a Milano seguo i fatti della mia città e tra questi, purtroppo, ci sono anche i necrologi.
Questa mattina quindi “sfogliando” il mio quotidiano on-line ho avuto notizia della morte della mia maestra.
Era prevedibile, in quanto ormai molto anziana, ma la notizia mi ha comunque resa molto triste. L’ultima volta in cui l’ho incontrata è stata tre anni fa, grazie ad una festa organizzata dalla mia infaticabile compagna di banco delle elementari, Liliana, che è riuscita a radunare per una cena tutte le “scolarette” di un tempo: una magnifica occasione per ritrovarci tutte assieme e ricordare i tempi passati. Quasi tutte con le fotografie di gruppo scattate durante quei cinque anni, grembiulino nero e fiocco bianco, con la maestra Maria che per noi era davvero una seconda mamma, in quanto ci ha seguite da sola durante tutto il percorso scolastico. Già, perché allora c’era ancora l’insegnante unica, cui si affiancava per un’ora settimanale il catechista per la lezione di religione e, solo per noi in Alto Adige partendo dalla seconda elementare, la maestra di tedesco. Pochi i libri, allora: quello di lettura ed il sussidiario per tutte le materie, ed i quaderni delle Regioni d’Italia mentre mia nipote, 5 elementare, va a scuola con il trolley (portare lo zaino in spalla pesa troppo con tutto quello che deve metterci dentro), e non so quanti insegnanti abbia…
E ripenso alla maestra Maria, dolce, paziente ma severa…
Un abbraccio ed un ricordo affettuoso, cara maestra.
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