La magrezza è una panacea?

Creato il 28 novembre 2012 da Anna3venere @AnnaVenere3
Un bel po' di tempo fa vi ho raccontato di Carola e Cristina, due personaggi a cui mi sono affezionata tanto che spero di farli crescere. Volevo con quella piccola storia mettere in evidenza come sia frequente sentirsi male con il proprio corpo pur non avendo effettivi chili da perdere e attaccarsi all'idea di magrezza come soluzione a tutti i mali.

Little Later


Se fossi magra troverei un ragazzo, se fossi magra troverei lavoro, se fossi magra avrei più amiche. È irrazionale, ma fa parte di noi. Si è convinti infatti che se si fosse più magri si sarebbe più sicuri di se e quindi si avrebbe più successo. Peccato che, salvo casi di effettiva grossa perdita di peso che causava problemi di salute, la sicurezza non arriva con il dimagrimento e il dimagrimento non ci sembra mai sufficiente.

Non sto parlando di anoressia, ne di chi ha un sovrappeso tale da inficiare la sua salute, questi due discorsi andrebbero affrontati a parte e meritano entrambi un approfondimento. Sto parlando di chi è nel mezzo e si sente normale (che brutta parola normale), e che ha una piccola voce nella testa che gli dice: "Se fossi più magra saresti più felice, se fossi più magra saresti più bella."

Savarnas


Ecco sono queste le due equazioni da temere: magro = bello, magro = felice. Quante volte abbiamo visto per strada una bella donna magra, magari anche costosamente vestita e abbiamo pensato: "Ecco lei non può che essere felice." Quanto è irrazionale e stupido questo pensiero? Le persone, magre o grasse, brutte o belle, patiscono comunque le difficoltà nella vita. Anche le persone belle come Heidi Klum, anzi forse patiscono difficoltà maggiori, magari di diversa natura. È il solito circolo vizioso di non vedere le difficoltà altrui perché sono le opposte delle nostre. Come io posso non vedere le difficoltà di una ragazza con un polpaccio micro perché ho il polpaccio enorme, posso ignorare le difficoltà che può aver avuto una bella ragazza timida al liceo quando i maschi la invitavano a uscire come trofeo e nessuno si prendeva la briga di conoscerla davvero, perché io avevo il problema opposto.

Magro = bello, o forse dovrei scrivere: più magro sarò, più bello sarò. Senza andare a scomodare Botticelli con la sua Venere a pera con cosciotte e pancia, com'è possibile che una ragazza pelle e ossa sia bella? Perché è questo che è attecchito nel nostro inconscio, come se la bellezza non fosse una visione d'insieme, ma una percentuale di tutto il grasso che non c'è. "Ho la pancia piatta quindi sono bella, non importa che per ottenerla mi spuntino le clavicole, il seno si sia svuotato e il sedere abbia perso tono" o peggio "ho delle cosce enormi, sproporzionate, e non avrò mai speranza di essere bella."

Sorvoliamo su quello che saremmo disposti a fare per conseguire questo ideale di magrezza e bellezza che potrebbe risolvere tutti i problemi, ho letto da poco la recensione di un libro che diceva che il femminismo è morto in palestra, nei centri estetici e nei reparti di chirurgia estetica. (non fraintendetemi, anche questo meriterebbe un discorso a parte, non credo che sia necessario trascurarsi per essere donne, ma nemmeno ucciderei per un ideale senza senso)

L'equazione opposta, grasso = brutto, è assolutamente più spaventosa. Già è quella che recitano i bambini sin dall'asilo e che si può trasformare in grasso = pigro, sciatto e tutti gli aggettivi che vi vengono in mente. Eppure basterebbe guardarsi intorno togliendo le fette di omologazione dagli occhi: un esempio per tutti, la modella Crystal Renn, quanto era più bella grassa (si dai diciamo grassa, togliamo il sinonimo di insulto che crediamo sottintenda) piuttosto che pelle e ossa?

Savarnas


Ci stanno dicendo che la bellezza e la magrezza sono obbligatorie, sono la strada per il successo e che siamo obbligate a sforzarci di essere così, se non lo facciamo siamo delle fallite. Ma non è vero! Non è vero! Saremo felici se ci vorremo bene, coltiveremo tutte le nostre passioni, ci occuperemo della nostra salute che talvolta non passa per il corso di spinning ma per quello di yoga.

Non è obbligatorio essere belle, non è obbligatorio essere magre, è obbligatorio solo cercare di volersi bene. 

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